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L'intervista
20 Ottobre 2017
Daniele Scarfini (©Del Gobbo)
La giusta direzione. Il cambio di panchina sembra davvero aver sortito l’effetto desiderato in casa Play Eur: la squadra di Scarfini ha infatti conquistato 8 dei 12 punti a disposizione da quando l’ex Monti Cimini ha preso il posto di Luzardi, a cui è stata fatale la disfatta con il Sermoneta che ha estromesso i capitolini dalla Coppa Italia. Un cambio di rotta in piena regola che non è passato certo inosservato alle squadre dei piani alti, una fra tutte la Virtus Nettuno Lido, e che impone di riconsiderare propositi e aspettative, nonostante Scarfini ritenga inopportuno ad oggi fissare un obiettivo dichiarato: “Non dobbiamo dimenticare che la Play Eur è una matricola, anche se, pur conoscendo le difficoltà di questo campionato, credo che questa sia una squadra che abbia le carte in regola per disputare un’ottima stagione. Vogliamo arrivare quanto più in alto possibile, ma ad oggi ciò che più ci interessa è la continuità nei risultati. Siamo bravi, ma lo sono anche i nostri avversari. Dal momento che dobbiamo recuperare terreno, non basterà fare bene, bisognerà stare a guardare anche cosa faranno gli altri. Ecco perché, nonostante le sensazioni siano buone, penso sia prematuro fissare un obiettivo. Valuteremo in corso d’opera, per ora di certo c’è che giocheremo sempre per vincere”. Prossima fermata Arce: “Veniamo da quattro risultati utili di fila, non vogliamo certo fermarci, anche se sono convinto che sarà una trasferta insidiosa. Sono una squadra molto fisica, ma dalla nostra parte abbiamo l’entusiasmo che da qualche giornata ci contraddistingue in positivo. Stiamo lavorando serenamente durante la settimana, il che ci permette di esprimerci al meglio la domenica. Talvolta ci riesce a pieno, altre volte meno. La partita con la Cavese ha messo in luce, per esempio, limiti e mancanze che invece non erano emersi nella gara con la Virtus Nettuno Lido. Sarà importante non ripetere certi errori, soprattutto nella ripresa, non è possibile infatti rischiare di perdere una partita dopo esser passati per due volte in vantaggio”. L’assenza in Coppa Italia: “Non nascondo che mi sarebbe piaciuto giocarla, è una competizione che mi piace molto. Credo però obiettivamente che non giocarla rappresenti un vantaggio, si perdono molte energie, soprattutto mentali, che finiscono inevitabilmente per condizionare la resa in campionato. Ecco perché cercheremo di sfruttare al meglio questa situazione, cioè per recuperare terreno sulle squadre di vertice”.
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