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l'intervista
25 Gennaio 2018
Morolo, Campolo ©Penzi
L’importante è non fermarsi ai risultati e guardare con fiducia al futuro. Già da domenica quando il Morolo di Stefano Campolo attenderà al “Marrocco” l’Arce di Adinolfi, rivitalizzato e con 25 punti che, al momento, li tengono fuori dalla zona playout. I lepini mancano l’appuntamento con la vittoria dal 26 novembre 2017: 13ª giornata, Morolo-Formia 2-1. Da lì 4 sconfitte e 3 pareggi, ma senza scivoloni vertiginosi escluso il 3-0 rimediato in casa dell’Audace Savoia. L’allenatore dei biancorossi, che tra 72 ore inizieranno il filotto di tre derby consecutivi con Arce, Insieme Ausonia e Anagni sostiene che intraprendere una striscia positiva di risultati sia fondamentale per la squadra. “Siamo in una piccola crisi, non di prestazioni, ma di risultati. Se togliamo quella persa meritatamente con la Play Eur veniamo da partite ben giocate, ho grande fiducia su questo gruppo che mi sta dando molto tecnicamente e sul piano di gioco. Quando ci sono momenti di crisi prendere queste partite cruciali è meglio perché dà motivazioni in più, anche se l’Arce era partita con motivazioni in più però si trova lì sotto e faremo il massimo. Con la Virtus Nettuno abbiamo giocato bene, ma siamo stati sfortunati. Le prossime tre gare saranno con tre ottime squadre: Anagni, Insieme Ausonia e Arce tre partite nella quale a fare la differenza sarà l’aspetto tecnico tattico, sarà una componente fondamentale ai fini del risultato. Per la corsa salvezza vedo Arce come squadra più forte delle altre come organico ed è strano che sia lì sotto. Per esempio l’Unipomezia l’anno scorso si ritrovò sotto, mentre per questa stagione la squadra che avrà maggiore equilibrio e maggior continuità di risultati si salverà. Chi avrà maggiore continuità avrà maggiori garanzie per salvarsi”.
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