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L'intervista

Jorge Merino Mazon, la mente del Civitavecchia

Intervista al giocatore spagnolo, cuore della manovra della formazione tirrenica di mister Fronti

31 Gennaio 2018

Il 2018 è iniziato in maniera fantastica per il Civitavecchia: merito del tecnico, lo abbiamo già detto certo, del gruppo, ci mancherebbe ma, se, un inciso va fatto, è per il top-player spagnolo ingaggiato dal club tirrenico a fine Dicembre: lo spagnolo Jorge Merino Mazon. L'apporto che, il giovane di Santander sta fornendo alla causa nero azzurra è strepitoso sotto ogni punto di vista; il ragazzo era stato già a via Bandiera durante la gestione Arduini-Iacomelli, poi il ritorno nella penisola iberica, prima di provare l'intrigante esperienza nel professionismo boliviano. "Sono tornato -racconta Merino Mazon - in una piazza che reputo buona per migliorare e crescere sotto ogni aspetto: credo di aver lasciato un ricordo positivo l'anno scorso, almeno me lo auguro: l'esperienza in Bolivia sicuramente ha arricchito il mio bagaglio personale". Punto di riferimento imprescindibile della mediana che, Ugo Fronti, ha cucito, da ottimo sarto, per valorizzare al massimo le caratteristiche del talento spagnolo, Merino ha ripagato la fiducia del tecnico e della proprietà: le chiavi del centrocampo le ha in mano lui."Tutta la squadra - prosegue Jorge - sta esprimendo un livello di gioco elevato, siamo in fiducia e ben consapevoli di ciò che dobbiamo fare ogni Domenica, ciò ci dà serenità nell'affrontare ogni evenienza". Merino è cresciuto parecchio in quest'ultimo anno: era già un calciatore che catturava l'attenzione per classe ed eleganza: ora è il faro, la luce costruttiva del Civitavecchia: Domenica lo ha letteralmente dimostrato nel momento in cui ha sovrastato il centrocampista probabilmente più forte del girone A: il capitano e numero 10 della capolista Ladipsoli Gabriele La Rosa. Ragazzo dedito al lavoro, amante della cultura in generale, Merino Mazon studia filosofia con passione da più di un anno: forse è nella lettura accurata dei testi inerenti le correnti di pensiero umane che nasce, e cresce, l'evoluzione positiva del giocatore fortunato e bravo da ragazzo, nel vestire pure la maglia dell'Atletico Madrid oltre a quella della suo Racing Santander e del Recreativo Huelva (Tercera divison, la nostra lega Pro ndr). "Studiare filosofia - conclude Mazon - è affascinante, sicuramente la mente si arricchisce di nozioni e concetti da cui si può trarre spunto per vivere meglio ed avere magari una più elevata considerazione di se stessi. È vero pure che crescendo, è proprio fisiologico che col lavoro e l'impegno si acquista sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi". L'allenamento è finito da poco, Civitavecchia dal Fattori offre un tramonto mozzafiato, le luci della città portuale si accendono ma Merino è proiettato verso una serata di studio sui libri tanto amati, al punto da portarli con se in trasferta sul pullman: un ottimo modo per passare il tempo viaggiando. "Il mio desiderio è laurearmi e non intendo perdere tempo, studiare mi piace molto e, quando posso, mi dedico anima e corpo ai testi che mi occorrono per preparare gli esami".

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