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Girone A
09 Febbraio 2018
Civitavecchia (©Del Gobbo)
Non sarà una gara come le altre non può esserlo, stavolta poi, più delle precedenti dove, comunque, di emozioni forti ne sono state vissute tante. Civitavecchia-Tolfa è un derby sentitissimo sia a via Bandiera che in collina, alla Pacifica. Otto lunghezze separano i cugini; nero azzurri con la salvezza, verosimilmente matematica, lontana, più o meno, 10/12 punti: i bianco rossi impantanati all’ultimo posto ma con molte amiche di sventura a farle compagnia. A dodici partite dalla fine e, con ben 36 punti sul piatto a disposizione per ciascun team, può accadere di tutto anche se, i trend difficilmente tradiscono. Ugo Fronti ha reso Il Civitavecchia d’acciaio tra le proprie mura: 3 su 4 e 10 punti nel carniere: il palo colto da Vittorini col Cynthia grida ancora vendetta, sarebbe stato, col fato dalla parte del classe 1994, probabilmente 4 su 4 per Fronti nel salotto di casa sua. Salotto, quello di via Bandiera, che è stato anche di Paolo Caputo in veste di mediano prima e tecnico, vincente, poi. Caputo che, da combattente nato, non si arrenderà al triste destino a cui sta andando incontro il suo Tolfa. La statitistica dice che, lontano da casa, con un tocco di Mojoli, il Tolfa ha assaporato l’ultimo colpo da 3: poi il buio. Se il Civitavecchia arriva all’evento con 5 goal in groppa, rimediati nel week-end vissuto ad Artena, il Tolfa “risponde” con 4 reti incassate allo Scoponi dalla CreCas. I formidabili top-player Monteforte da una parte e Gallaccio dall’altra, hanno messo spudoratamente a nudo le debolezze attuali di due squadre sicuramente in affanno. La Vecchia non era più abituata a questa condizione: forse proprio l’incoscia estasi post Ladispoli ha tirato un brutto ed inopportuno scherzo ai tirrenici. Il Tolfa invece è in un tunnel che, a questo punto può rivelarsi paradossalmente anche un’alleato, in funzione di questa partita, per i collinari. Sembra strano ma il Tolfa può giocare la gara più spensierato: peggio di 5 sconfitte consecutive può esserci solo la consapevolezza di non poter, per inerzia, andare oltre, pena il disastro. La compagine di Ugo Fronti nel frattempo staziona in una porzione di classifica che non offre garanzie di alcun tipo ma, Fronti le garanzie le cerca eccome: vuole i 3 punti proprio per scongiurare, intanto, i pensieri peggiori. Il team di Paolo Caputo ora è letteralmente seduto: motivazione più grande del match col Civitavecchia, per rialzarsi, non esiste. Presagi per una partita di fuoco sussistono tutti e, il fattore campo, peserà, almeno dovrebbe. I numeri dicono che il Tolfa al Fattori ha perso 3 volte su 3 tra campionato e Coppa da quando è in Eccellenza. Ma, stavolta, non è una gara come le altre: lo si percepisce a distanza chilometrica.
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