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lo sfogo
19 Febbraio 2018
Civitavecchia (©Del Gobbo)
Il Civitavecchia cede per la terza volta di fila nel campionato di Eccellenza ma, stavolta, i nero azzurri hanno tenuto testa alla quotata Astrea per 80 minuti. Sul punteggio di parità, i tirrenici hanno incassato il goal del sorpasso ad opera di Ivan Giuntoli direttamente dagli undici metri; nell’occasione, veementi le proteste dei nero azzurri nei confronti del direttore di gara: il signor Alessandro Vallocchia della sezione di Rieti. “Il rigore è assurdo -tuona il team manager del Civitavecchia - una decisione scellerata che ha compromesso letteralmente il risultato finale, il nostro calciatore ha colpito in pieno la palla in scivolata e, l’arbitro, ha sanzionato il penalty: incredibile”. E dire che, il Civitavecchia era stato in partita alla grande, riuscendo 5 minuti prima dell’episodio incriminato a pareggiare la rete di Nunzio Mollo grazie ad un guizzo del bomber Ciro Di Fiandra. “Abbiamo disputato - racconta il direttore sportivo Sandro Fabietti - una buona partita, prima dell’episodio che poi ha portato nuovamente l’Astrea avanti nel punteggio era forte la sensazione che la gara fosse ormai incanalata sul parziale di parità”. Duro il commento di Ivano Iacomelli alle redini del club di via Attilio Bandiera da diversi anni. “Quest’anno ci hanno fischiato contro ben 11 calci di rigore, mi sembrano un po’ troppi, onestamente, per una squadra costruita con enormi sacrifici per disputare un campionato di centro classifica”. Civitavecchia che, dunque non ci sta, protesta e s’infuria. “Col Tolfa - conclude Iacomelli - nulla da obiettare alla sconfitta, la squadra ha meritato di perdere anche se, un pari non avrebbe scandalizzato proprio nessuno, ma dinanzi all’Astrea ho visto un Civitavecchia vivo, tosto, privato di un risultato positivo a causa di una valutazione arbitrale errata”.
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