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Nell'incertezza del girone A: statistiche e curiosità

Dai gol di Vis Artena e Unipomezia ai pareggi della Valle del Tevere. In zona salvezza la corsa resta apertissima

21 Febbraio 2018

Il Ladispoli esulta dopo la vittoria con l'Unipomezia (©Torrisi)

Il Ladispoli esulta dopo la vittoria con l'Unipomezia (©Torrisi)

L’Eccellenza è solitamente un campionato duro ma, quest’anno, il girone A fa veramente riflettere: è un raggruppamento da leggere, con attenzione. Partiamo dalla testa, dove notiamo subito che, le  prime 4 squadre di vertice, quelle che probabilmente lotteranno fino alla fine per la corona da Re, hanno già perso tutte almeno 4 volte, la capolista Vis Artena addirittura 5, il Ladispoli 6. È un dato che certifica in maniera netta un equilibrio generale lampante. Il Ladispoli è la squadra più “sfacciata” di tutte, gioca per vincere, sempre, cercando di imporre la propria filosofia: i rossoblu hanno pareggiato solo in 2 circostanze con Civitavecchia e CreCas: quando segnano o vincono, molto spesso, o perdono. La truppa di Scorsini è la più italiana, come mentalità, di tutte, in riferimento ai team in vetta: i palombaresi hanno pareggiato 8 volte e delle prime 6 classificate è l’unica compagine ad aver subito meno di 20 reti: solo 17.

Il Ladispoli esulta dopo la vittoria con l'Unipomezia (©Torrisi)


La Vis Artena ha il miglior attacco con 55 reti, segue con 49 centri l’Unipomezia attualmente sesta. Il Cynthia, prima di Staffa, ora di Franceschini, ha insieme alla CreCas la miglior retroguardia: il team di Genzano ha pagato a caro prezzo la lunga assenza di bomber Di Mario, una garanzia in termini di reti. Ora, i castellani, stazionano a metà classifica, sono in pratica già salvi con 37 punti a referto. La Valle del Tevere, altra squadra data per papabile in estate per il podio finale, è addirittura sopra di soli 4 punti ad un Civitavecchia in difficoltà quest’anno. I sabini sono la terza miglior difesa del girone ma anche la squadra che ha pareggiato più di tutte: 10 volte. Con grandi potenzialità ma anche poco equilibrio, le nobili Città di Ciampino ed Eretum Monterotondo manterranno ovviamente la categoria senza problemi ma, per quanto concerne i sogni di gloria, se ne riparlerà da luglio in poi, sia al Superga che al Cecconi.Boreale Don Orione (©Torrisi)


Nove squadre, dal Civitavecchia che ha 27 fino alla Polisportiva Monti Cimini ultima con 19 lottano per la salvezza. La Boreale Don Orione, delle 9, è quella che ha inanellato più sconfitte, ben 14 ma, insieme al Civitavecchia è la formazione che ha vinto di più: 7 volte. Nero azzurri e bianco viola, hanno con 32 reti a testa il miglior attacco, mentre la Pro Calcio Tor Sapienza con 16 ha il peggiore. Sempre sbirciando tra le 9 squadre che sgomitano per 5 scialuppe di salvataggio spiccano i 48 goal subiti dall’Atletico Vescovio ed i 9 pareggi di Monte Grotte Celoni, Lepanto Marino e Pro Calcio Tor Sapienza che, dopo la Valle del Tevere sono le squadre che hanno collezionato più segni X. Tolfa e Real Monterotondo Scalo giocano probabilmente il calcio più offensivo e pulito delle pericolante ma sono lì in fondo ed ora devono lottare con la spada e riporre nel fodero il fioretto. Da notare che dei 9 team invischiati per la lotta alla salvezza almeno 5 hanno in rosa un bomber o giocatori di talento nel reparto avanzato che potrebbe tranquillamente giocare nelle squadre di vertice: Civitavecchia (Di Fiandra-Cerroni-Figliomeni), Tolfa (Rossi-Molfesi-Chierico), Vescovio (Nolano-Sandulli), Celoni (Giuffrida-Provaroni), Lepanto (Spaziani-Mucili), Boreale (Ferazzoli-Teti), Real Scalo (Tabarini), Tor Sapienza (Camilli e Barile), Cimini (Moretti). L’elenco è per rendere l’idea della qualità del raggruppamento. Insomma, è doveroso affermare che, da qui alla fine, visti i dati snocciolati, è severamente vietato, verrebbe da dire, fare pronostici avventurieri.

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