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Dopo gara
16 Aprile 2018
Ugo Fronti
Nell’anno in cui il Civitavecchia perse il play-out col Montefiascone al Fattori, il 2014/2015, i nero azzurri stazionavano a quota 37 dopo aver adempiuto agli oneri della 30ª giornata. Ieri, la Vecchia, giunta allo stesso punto del cammino, aveva in dote 34 punti. Partire da questo dato è doveroso: lascia perfettamente intendere che, i soli 4 punti raccolti nelle ultime 5 gare, hanno condotto il Civitavecchia di Fronti ad un passo dalla zona cosiddetta arancione: quella che conduce agli spareggi play-out col fine di mantenere la categoria. Illusa dalla rete di capitan Roberto Gimmelli, la formazione cara ad Ivano Iacomelli è stata raggiunta da una zampata di Barbarisi; goal poi legittimato più che doverosamente da un duplice intervento salva risultato di Maurizio Nencione su Barile, da definire solo che stratosferico.
“Il Tor Sapienza è una squadra valida, sapevamo che sarebbe stata una gara complessa più di quanto la classifica dicesse alla vigilia”. Questo il sunto del prime battute rilasciate a gara conclusa da mister Fronti in sala stampa: un Fronti poi, nuovamente incline a porre l’accento sull’organico a propria disposizione. “Siamo in pochi agli allenamenti, ho tanti giovani ragazzi in età di lega all’interno della rosa ma non sempre riesco ad averli durante la settimana, anche ieri nell’undici iniziale ho ritenuto fosse opportuno optare per 6 Under dal primo minuto e nelle prima parte di gara abbiamo fatto anche delle buone cose”. Parole e concetti che appaiono come una sorta di bocciatura, almeno parziale, abbastanza netta nei confronti di tre calciatori, Ciro Di Fiandra, Francesco Figliomeni e Matteo Coco che, anche ieri erano abili ed arruolabili ma che, il tecnico, ha ritenuto opportuno far sedere accanto a se, almeno dall’inizio. La proprietà, in riferimento ai tre calciatori citati, elargisce dei rimborsi spesa; Coco è stato voluto espressamente da Fronti, Figliomeni è un acquisto avvenuto dopo la chiusura della sessione invernale di mercato, Di Fiandra a questo punto è un vero e proprio enigma: sta bene ma non gioca praticamente mai. Con più di 300 goal sulle spalle in carriera, Ciro Di Fiandra è giunto a Civitavecchia con dei problemi fisici, a quanto pare poi risolti proprio a ridosso delle festività natalizie: era e rimane il fiore all’occhiello della campagna acquisti nero azzurra. È indubbio che, un tecnico di comprovata fama come Ugo Fronti avrà le sue valide ragioni che, lo inducono a portare avanti le scelte che compie. Di supposizioni se ne possono far tante, la realtà è una: il Civitavecchia rischia seriamente i play-out ormai. Il club fa trapelare tranquillità ma è palese che, la preoccupazione sale a dismisura. È certo che Fronti conosce la via per uscire dall’impasse: ha vinto campionati e Coppe nella sua lunga carriera. I calciatori sono giustamente sotto pressione: ognuno la sfoga a modo suo. Giunti a questo punto della stagione però ogni gerarchia presunta o tale venutasi a creare decade, ogni parvenza di tensione superflua deve, se c’è, cessare: conta solo il bene del Civitavecchia.
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