l'editoriale
Forza Unipomezia, forza ragazzi! Portateci a Firenze
Tra poche ore i rossoblù possono scrivere un'altra pagina storica per il calcio laziale. Domani, tutti insieme, abbiamo il dovere di sostenere questi ragazzi come non mai, mettiamo da parte ogni rivalità
“Finalmente!”, penso tra a me e me, mentre mi appresto a scrivere questo editoriale aspettando con trepidazione le due formazioni scendere in campo sul terreno di gioco di via Varrone. Finalmente, per una volta, posso mettere da parte l'imparzialità che il mio lavoro esige e posso permettermi di scrivere di getto, con passione, senza che le mie parole possano essere mal interpretate e senza che nessuno mi taccia di favoritismi. Non me ne vogliano i tifosi del Trani, favolosi nel sostenere i propri beniamini nel match di andata e pronti, domani pomeriggio, ad invadere il Comunale. Non me ne vogliano perché domani l'Unipomezia non difenderà solo i propri colori, non sarà il simbolo di una sola città, ma rappresenterà la nostra regione, il nostro movimento e perché no, in fondo anche il nostro giornalismo.
Ogni fine settimana Gazzetta Regionale racconta il calcio laziale con distacco professionale, come giusto che sia, ma sarebbe intellettualmente disonesto favoleggiare che domani pomeriggio, quando il fischio d'inizio riecheggerà dando ufficialmente il via all'ultima tappa di questo giro d'Italia che conduce a Firenze, il nostro cuore non penderà dalla parte del club di patron Valle. Da Ciampino in poi, finale che ha proiettato i rossoblù nella storia del calcio laziale con il bis mai riuscito prima, abbiamo accompagnato ogni gol, ogni pericolo scampato ed ogni qualificazione conquistata con un intenso trasporto. Abbiamo esultato con Tozzi, applaudito i numeri di capitan Valle e Delgado, urlato di rabbia insieme a Casciotti e Morelli dopo un recupero decisivo o una sportellata là davanti, ci siamo insinuati tra le maglie avversarie con l'astuzia e il fiuto di Ceccarelli. Abbiamo studiato le sostituzioni insieme a Solimina, scrutato il campo con attenzione con il ds Proietti, sofferto con l'amore che solo il Presidente Valle può provare. Perché l'Unipomezia, soprattutto domani pomeriggio, sarà il vanto del nostro calcio e sarebbe bello, per una volta, che il Comunale venga invaso da ogni appassionato della nostra regione mettendo da parte rivalità, invidie, gufate e via dicendo.
Domani, tutti insieme, abbiamo il dovere di sostenere questi ragazzi come non mai, perché ci sono momenti che chi è seduto in tribuna può entrare in campo con la sua passione, con il suo cuore e diventare parte integrante della squadra, un sostegno determinante per realizzare un'impresa. Ci sono partite che segnano una stagione. Poi ci sono le partite che scrivono la storia.
Forza Unipomezia, perché questa volta possiamo scriverlo: portaci a Firenze!