l'intervista
Piervincenzi alza la voce "Rimborsi, ora di cambiare!"
Il presidente del Monte Grotte Celoni a tutto tondo sulla stagione e sulla norma, che non esiste, sulle retribuzioni ai calciatori
Emilio Piervincenzi alza la voce e dice basta. A poche settimane dalla fine della stagione 2017/18, il presidente del Monte Grotte Celoni ha rilasciato, presso la nostra testata, un'intervista a tutto tondo che farà sicuramente discutere addetti ai lavori e non. Corsa salvezza, arbitri e rimborsi per i giocatori: questi i temi caldi affrontati dall'ex patron del Montecelio, orgoglioso dell'operato della sua squadra nel girone A di Eccellenza, un po' meno – usando un eufemismo – di quello di arbitri e autorità.
Salvezza, manca poco Il Monte Grotte Celoni è a una manciata di punti dalla matematica, Piervincenzi elogia i suoi ma predica cautela: “La nostra è una grande rincorsa, nelle ultime 5 partite sono arrivate 4 vittorie e 1 pareggio che ci hanno fatto toccare quota 37 punti in classifica. Dobbiamo fare un ultimo sforzo, direi che ci siamo, ma guai ad abbassare la guardia a cominciare da domenica contro la Pro Calcio Tor Sapienza, dove ci presentiamo molto rimaneggiati, e dove dovremo lottare su ogni pallone come abbiamo fatto in queste ultime gare. Mister Leone? Ha trasmesso alla squadra quelle che sono le sue caratteristiche di forza, di coraggio e di integrità: i ragazzi lo seguono e gli vogliono bene perché è una persona per bene”.
Arbitri e dischetti: uno strano record Un campionato che, dalle parole del presidente, il Monte Grotte Celoni dovrebbe concludere in maniera dignitosa e in linea con gli obiettivi del club. Tuttavia, poteva andare meglio. Piervincenzi ci spiega il perché: “Il Monte Grotte Celoni è forse l'unica squadra al mondo che, a 4 giornate dalla fine, ha ricevuto solo 2 rigori a favore. Devo vedere i miei giocatori cadere in area con un coltello in petto per avere un calcio di rigore? Domenica, ad esempio, contro il Ladispoli ho visto due falli clamorosi, sotto i miei occhi; e chi mi conosce sa che sono una persona che non dà versioni parziali delle cose. Vedo per converso squadre che hanno ricevuto 14-15 calci di rigore. I numeri sono numeri, e 2 rigori a favore sono un qualcosa di allucinante. Ad ogni modo, noi continueremo nella nostra battaglia in campo, domenica contro il Tor Sapienza e anche contro la Vis Artena, che ospiteremo nel turno infrasettimanale. Non regaliamo punti a nessuno. Non possiamo e non vogliamo.Ci dobbiamo salvare".
Rimborsi, le norme sono tutte da rivedere Il piatto forte dello sfogo arriva adesso: si parla di rimborsi ai tesserati. E Piervincenzi ci va giù duro, senza mezzi termini: “Bisogna uscire da questa grande ipocrisia in cui tutti vivono, sia nel Comitato Regionale, sia nella Lega Nazionale Dilettanti. Si continua a sostenere che in Eccellenza non è consentito dare rimborsi spese ai giocatori: in altre parole, gli atleti si allenano e giocano gratis anche per un club situato dall'altra parte della città rispetto a dove vive il ragazzo. Faccio una domanda: come mai io, prima col Montecelio e ora con il MGC, lotto ogni stagione per non retrocedere e, nel frattempo, ci sono realtà calcistiche che vincono campionati con decine di punti di vantaggio? Sono stupido io o sono così intelligenti loro a convincere giocatori, in molti casi anche ex professionisti, ad andare a giocare gratis per loro? Davvero si pensa di poter continuare a scherzare con l'intelligenza delle persone?”. Il numero 1 del Monte Grotte Celoni è un fiume in piena e continua nella con la denuncia: “Questa è una vergogna che va eliminata, un vulnus giuridico gravissimo. Il campionato di Eccellenza fa parte della LND proprio come la Serie D e vorrei sapere perché in quella categoria sia previsto un contrattino per i giocatori e in Eccellenza, invece, è tutto lasciato nel più assoluto vuoto normativo. Conosco benissimo molti dirigenti di squadre del mio girone: qualcuno vuol farmi credere che ci sono giocatori di queste squadre che vanno lì gratuitamente? Questo lo giriamo agli scienziati della LND, a cominciare dal presidente Sibilia che dovrebbe prendere in mano la situazione, perché stiamo parlando di un vuoto normativo e giuridico gravissimo”. Il presidente ha anche una soluzione: “Cosa propongo? Una cosa semplice: non giriamoci dall'altra parte. Basterebbe normare la situazione, mettere contrattini per i giocatori come accade nella D, ovviamente di importi inferiori. Si tratterebbe di rimborsi spese legali e regolari, rimborsi spese che attualmente sono considerati dalle carte federali illegali e irregolari. Mi spiego: sono previsti sì rimborsi spese, ma non forfettari, solo a fronte di ricevute di spesa presentate dai ragazzi. E che cosa dobbiamo fare noi? Mettere su un ufficio rimborsi che paga a fronte di un euro speso per il caffè oppure cinque euro o dieci per la benzina? Una cosa impossibile da fare e anche un po' cervellotica. Insomma, il paese cambia, si modernizza, si cerca di sburocratizzare e invece nel calcio dei dilettanti siamo rimasti a norme impossibili da rispettare. Un po' di coraggio e di buonsenso, ecco quello che chiedo ai nostri dirigenti. Lo avranno?". E dunque, il messaggio di un amareggiato Emilio Piervincenzi è stato inoltrato: riceverà un riscontro pratico?