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Dopo gara
07 Maggio 2018
Samuele Cerroni ©Del Gobbo)
La partita è finita da poco, ed è terminata in ritardo, rispetto agli altri campi, a causa di un piccolo malore capitato a Marco Marino durante l’intervallo: spavento, poi rientrato, che ha costretto tutti i protagonisti in questione, ad attendere, con apprensione, l’intervento risolutorio del medico presente a bordo campo, come regolamento prevede. Si è trattato di un malessere transitorio per il roccioso mediano capitolino, del resto si sa, la tensione può fare anche brutti scherzi e, al Civitavecchia la tensione era alle stelle, prima e durante la sfida salvezza contro la Boreale Don Orione. È stato Samuele Cerroni a depositare in rete la palla che ha frantumato in pezzi l’opprimente ansia, valsa per la Vecchia una stagione intera: sono serviti dunque 93 minuti per procurare l’urlo liberatorio, strozzato per troppo tempo in gola, da una città intera. “Sono felice -narra Samuele Cerroni colto nel bel mezzo dei festeggiamenti - è un goal che ricorderò per sempre che ripaga me e la squadra dei tanti sacrifici fatti, ora possiamo staccare la spina e rilassarci finalmente” .Molto provato ma al contempo felice, naturalmente, anche il centrocampista Fabio Filangeri.“ Questo gruppo - irrompe il centrocampista romano - si è battuto tutto l’anno tra alti e bassi certo ma comunque cercando di non soccombere mai in ogni circostanza: è stata ripagata la nostra perseveranza nel lottare sempre”. In sala stampa il tecnico dei nero azzurri Ugo Fronti si lascia anche lui andare a dichiarazioni pacate ma anche stuzzicanti. “Certo siamo felici, per me personalmente è stata una grande sofferenza, la squadra ha tirato fuori tutto ciò che aveva e, piano piano, con pazienza, tramite anche la cosidetta politica dei pareggi, chiamiamola così, siamo arrivati a raggiungere l’obiettivo prefissato in estate dalla proprietà”. Fronti che, nonostante una carriera lunghissima, piena zeppa di traguardi centrati, guarda avanti strizzando l’occhio ad un’idea ambiziosa con una battuta sorridente, ma di certo non priva di significati. “Sarebbe bello poter chiudere su una panchina guidando una squadra allestita esclusivamente per vincere”. In casa Boreale Don Orione, la testa è già rivolta al play-out da giocare tra sette giorni a La Pisana contro l’Atletico Vescovio al campo Urbetevere. “Siamo in un bel momento - racconta a fine match lo storico dirigente bianco viola Maurizio Villi - la sconfitta odierna non preoccupa in chiave spareggio salvezza, la squadra sta esprimendo un buon calcio anche al Fattori ha giocato con disinvoltura. Dispiace solo essere vincolati ad un solo risultato col Vescovio, la vittoria: del resto il girone A si è rilevato più tosto del previsto, ha tolto punti al di sopra di ogni aspettativa a tutti, mostrandosi veramente complicatissimo per ogni compagine”.
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