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Girone A
07 Maggio 2018
Paolo Caputo
Si chiude con un'amara retrocessione la favola del Tolfa in Eccellenza durata tre anni: i collinari tornano nel secondo massimo campionato regionale senza neanche passare per i play-out. Due anni fa Mario Bentivoglio chiuse al quinto posto, scrivendo probabilmente la pagina più rosea della storia biancorossa insieme al figlio Mirko e ad un manipolo di lottatori che, hanno sorpreso in positivo l'intero Lazio. L'anno scorso Cristian Legittimo salvò il Tolfa vincendo il play-out al Fuso di Ciampino contro l'Almas di Jukic, Di Fiandra e Colasanti, trascinato da un super Manuel Vittorini. Durante il corso di questa stagione il Tolfa era partito abbastanza bene, dopo un precampionato a dir poco disastroso poi, il crollo da Gennaio e, l'inevitabile caduta in picchiata con 33 punti, sudati ed ottenuti sul campo, da concedere però ormai solo agli archivi. La proprietà del club ha puntato forte su un tecnico di comprovata esperienza e bravura come Paolo Caputo ma i risultati hanno tradito le aspettative e, a via della Pacifica ora è già tempo di ricostruzione. Caputo, da uomo di calcio qual'è salirà senza dubbio sul banco degli imputati ma, è indubbio che, un allenatore così bravo ha diverse attenuanti in merito. La prima, una mentalità, la sua, trasmessa visceralmente alla squadra ma, di fatto mai assorbita del tutto dai ragazzi: il Tolfa veniva da due anni in cui si è fatto un tipo di calcio, cambiare ha sempre i suoi rischi. Rischi che, i vertici del club hanno preso nel momento in cui, quasi tutti gli eroi delle passate stagioni sono passati al setaccio e spediti a casa col placet del tecnico: cambiare, come detto, comporta sempre dei rischi. Il decorato tecnico civitavecchiese ha insistito per tutta la stagione su una filosofia, la sua, imperniata sul fraseggio stretto e su un atteggiamento offensivo mai messo in discussione il marchio di fabbrica, quel 4-2-3-1 che gli ha data gloria a Fregene, ad esempio. Rimane vivo negli occhi il fantastico approccio dei collinari che, nei due derby col Civitavecchia hanno collezionato 6 punti, interpretando entrambe le gare con uno spirito tattico anche diverso: vedi l'evento trionfale dello Scoponi. L'ultima impresa che, al Tolfa non è valsa nulla ma al Ladispoli la perdita del campionato, la vittoria proprio sui rossoblù ottenuta senza subire reti, dal quarto miglior attacco del campionato, griffata Bonaventura. Insomma descrivere una stagione in poche righe è missione impossibile ma, una cosa è certa, Caputo resta un grande allenatore, la retrocessione una macchia che non potrà cancellare dalla sua brillante carriera e, il Tolfa, un club da cui prendere spunto su innumerevoli cose ma non ancora pronto per portare avanti un determinato tipo di calcio, con profitto. Il Tolfa rimane un esempio da seguire perché con poche risorse economiche e una logistica che non favorisce di certo l'approdo in collina da parte di calciatori con rimborsi spese dignitosi, ha tenuto la categoria due anni: è stata una bella storia, una favola che in maniera romantica dovrà essere ricordata con positività, l'importante, in questi casi, è ripartire, col sorriso, prima di subito.
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