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Il caso

Pistolesi sui fatti del Don Orione: "Allontanato il custode"

Il direttore sportivo del Sora torna sull'espisodio di domenica scorsa e prova a spiegarne le dinamiche. Si attendono sviluppi legali

11 Settembre 2018

Pistolesi e Tersigni in piedi (©Sora)

Pistolesi e Tersigni in piedi (©Sora)

Pistolesi e Tersigni in piedi (©Sora)

Continua a tenere banco l'increscioso episodio accaduto al Don Orione domenica scorsa, nel corso del primo tempo della gara di Eccellenza tra Boreale e Sora. Al duplice fischio, e quindi al rientro negli spogliatoi, i giocatori bianconeri hanno potuto appurare che molti dei propri beni personali erano stati rubati. Come affermato anche dalla stessa società si tratterebbe di furto da migliaia di euro, quasi 5.000, con cellulari, soldi, chiavi e addirittura documenti che non c'erano più. La gara è ripresa poi dopo circa un'ora, con il Sora che non ha potuto abbandonare il match altrimenti avrebbe perso a tavolino. Le indagini sono ancora in corso, con la giustizia che si spera faccia il suo corso. Intanto abbiamo raccolto la versione dei fatti de direttore sportivo dei bianconeri, Francesco Pistolesi. “Sicuramente c'è ancora molto dispiacere per quello che abbiamo subìto domenica. Avevamo lasciato lo spogliatoio chiuso ma il nostro custode era stato mandato in tribuna. Quando siamo rientrati per l'intervallo siamo rimasti sconvolti. Mancavano diversi iPhone, chiavi delle macchine, soldi e documenti. Abbiamo provato a capire bene la situazione ma gli animi inevitabilmente si sono scaldati. I ragazzi sono stati danneggiati e giustamente non volevano più scendere in campo. Abbiamo chiamato anche il Comitato se ci fosse stata la possibilità di non farlo, ma purtroppo avremmo perso la gara a tavolino. Non è stato semplice convincere i ragazzi a tornare in campo. Resta amarezza anche per il pareggio, in una partita che sono sicuro che a mente libera avremmo vinto. Vorrei comunque spendere una nota positiva per il direttivo della Boreale, con il presidente in primis che ha cercato di aiutarci a capire come fosse successo il tutto. Ad oggi non abbiamo ancora novità, attenderemo sviluppi dal nostro legale”.

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