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L'INTERVISTA

Sora, parola al Presidente "C'è amarezza, pensiamo al campo"

Giustizia sportiva sugli episodi del "Don Orione", la Coppa e la sfida al Grifone. Il n°1 bianconero tra campo e realtà

14 Settembre 2018

Sora Calcio, Davide Belardi

Sora Calcio, Davide Belardi

Sora Calcio, Davide Belardi

Davide Belardi non ci sta. Il comunicato ufficiale emesso dal Giudice Sportivo in merito agli spiacevoli fatti che hanno coinvolto i giocatori del Sora, ha lasciato interdetto il Presidente bianconero e l'intero ambiente della società volsca. Ma il n°1 sorano guarda avanti, nonostante una "giustizia ingiusta" e si concentra sui prossimi impegni con fiducia nella squadra e nel pubblico, tornato numeroso sulle tribune del "Claudio Tomei", anche nel turno infrasettimanale dei trentaduesimi di Coppa Italia. Belardi e il Sora, tra campo e realtà. 



Le decisioni del Giudice Sportivo sugli episodi di domenica scorsa le hanno lette tutti: oltre al danno anche la beffa della multa. Come ci si sente dopo aver vissuto una situazione del genere?

"Chiaramente c'è tantissima amarezza perché comunque noi da subito siamo venuti a conoscenza che c'erano tutte quante le dinamiche per poter fare riscorso alla Procura Federale e arrivare a dama con i tre punti a tavolino. C'era già stato un abbondante stillicidio nei confronti della Boreale e il Presidente mi aveva chiesto in un certo senso di tutelarli. Una richiesta ingiusta, ma noi credendo nella loro buona fede abbiamo rinunciato ad andare alla giustizia sportiva per il risarcimento almeno dal punto di vista sportivo. Due punti persi in maniera clamorosa. L'assurdo sta nella disamina del giudice sportivo, che ci ha dato questa sanzione dicendo che abbiamo ritardato il rientro in campo: sono state allertate le forze dell'ordine, ma siamo rientrati in campo già prima del loro arrivo, al livello di down psicofisisico i ragazzi hanno subito una botta importante a livello mentale e farli riscendere in campo non seguiva logiche di vita, sia sportiva che lavorativa. Se una persona subisce un furto nella vita quotidiana, non riprende subito la giornata con lo stesso sprint. È assurdo solo pensarlo. Noi abbiamo pensato bene di riscendere in campo per evitare lo 0-3 a tavolino, Pensavamo di ricevere un plauso per come abbiamo gestito la cosa, evitando di inserire avvocati e facendo finta che non fosse successo niente in questa brutta storia e invece è arrivata una punizione che non collima con quella data alla Boreale, 250 euro legati ai furti, ma non un'ulteriore multa per il ritardo in campo, come è stata comminata a noi, come se fosse stato soltanto il Sora a non voler rientrare in campo: noi ci siamo comportati di conseguenza alle dinamiche di quanto avvenuto, tutti all'unisono si sono accordati per poi rientrare in campo. Non è stato il Sora a fare l'inferno per non giocare la partita".


Mercoledì in Coppa Italia la squadra ha dimostrato di saper reagire allo svantaggio e di sfiorare più volte il 2-1 contro il Montespaccato, costruito come il Sora per lottare per il vertice. Un buon avvio di stagione.

"Sicuramente, sono stato sempre un direttore e ho vinto moltissimo nel calcio a 5 e nel calcio a 11. Abbiamo strutturato una squadra discreta. Il Sora, seguendo la sua storia, ha l'obbligo di puntare lassù. Penso di aver strutturato una squadra spendendo di meno di almeno due-tre squadre del nostro girone. Per il nostro blasone e  per alcune scommesse vincenti, per acquisti fatti, penso che saremo una squadra cha darà fastidio a tutti e lotterà per i primi posti in classifica. Aver perso due punti con la Boreale, aver il down psicofisico, diverse assenze dei grandi come Cardazzi e Casalese: eravamo rimaneggiati sia dal punto di vista dello schieramento in campo, sia delle energie mentali e del down accusato domenica che ha avuto un riscontro sul profilo psicofisico. In condizioni diverse l'avremmo giocata diversamente. Il Montespaccato ha il reparto d'attacco più forte della categoria, composto da Mastrosanti, Calì e De Dominicis: non rimprovero niente ai ragazzi, sono sicuro che reagiremo già a partire da domenica". 


Il prossimo impegno sarà tra due giorni in casa con il Grifone Gialloverde: i ragazzi di Mister Tersigni daranno il massimo per vincere. "Spero che già da domenica ci sia una reazione, noi staremo là a lottare fino all'ultima giornata con chi dà per certo la vittoria del campionato, facendo i conti con il fato, il destino e con il Sora: comunque vada ogni domenica lotteremo per vincere e per stare lì, tra le migliori". 


Il pubblico del "Tomei" ha iniziato a seguire la squadra sin dalle amichevoli precampionato. L'altroieri in Coppa le tribune dello stadio erano gremite: quanto conterà la presenza dei tifosi per far tornare il Sora nelle categorie che merita? "Il mio obiettivo primario è questo.  Ho trovato una situazione fantastica: una situazione con la curva strapiena, che cantava, un colpo d'occhio fantastico: vicino a quelli che si inizia a vedere in stadi di Serie B. Sora vanta decine di stagioni di Lega Pro. Riuscire a portare la curva a cantare è uno dei miei prossimi obiettivi. Purtroppo per vari disamori la tifoseria si è disunita. Ora l'energia sta tornando, come la tribuna e una parte della curva domenica scorsa, riusciremo a riportare quel pubblico a Sora. Lo merita questa società, questa squadra, la piazza di avere lo stadio pieno che continua a cantare. La cosa più importante, il dodicesimo uomo che fa la differenza e sostiene i ragazzi dal primo al novantacinquesimo minuto"



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