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DOPO GARA

Arce, Campolo chiede tempo: “Progetto a lungo termine”

L’avvio di stagione dei gialloblu lascia a desiderare dal punto di vista dei risultati, ma il tecnico vuole ripartire dalle prestazioni e dalla mentalità

01 Ottobre 2018

Stefano Campolo, Arce

Stefano Campolo, Arce

Stefano Campolo, Arce

Partenza difficile per l’Arce di Stefano Campolo, che dopo la vittoria inaugurale contro l’Itri non ha saputo più trovare la strada del successo (fatta eccezione per il 3-0 in Coppa Italia all’Insieme Ausonia), racimolando un “solo” punto nelle successive quattro giornate e soprattutto tanto rammarico per non aver capitalizzato quanto di buono costruito. Il tecnico gialloblu vuole comunque ripartire dalle prestazioni, nella speranza di costruire un progetto a lungo termine che, con la giusta mentalità, possa far ottenere grandi risultati alla società. “Partiamo dal presupposto che i conti si fanno alla fine e la squadra è rinnovata. Siamo solo alla 5° giornata, e gli obiettivi che mi sono stati chiesti sono quelli di migliorare il piazzamento dell’anno scorso, creando un'ideologia che ci farà togliere soddisfazioni. Sinora abbiamo faticato dal punto di vista dei risultati, ma gli addetti ai lavori sanno che creare un’identità fondata sul gioco offensivo richiede tempo. E’ un progetto che non si può fare in 9 mesi, è a lungo termine. Nel calcio i risultati fanno la differenza, comunque da allenatore mi sento di valutare le prestazioni. Fatta eccezione per la partita con l’Itri, in cui avevamo 9 indisponibili, c’è sempre stato l’atteggiamento richiesto. L’unico aspetto che posso rimproverare ai giocatori è la prima frazione regalata al Morolo, concedendo 3 gol su disattenzioni, ma nella ripresa li abbiamo assediati, sfiorando il pareggio. Ma quando dai un tempo è giusto perdere la gara. Con il Pomezia siamo andati subito in svantaggio, poi abbiamo dominato sul profilo tecnico-tattico e delle occasioni, mentre loro si sono difesi, però prendi il contropiede al 90’ e ci può stare il ko contro la formazione attualmente più forte. La partita di Cave credo sia stata la più bella della mia gestione ad Arce, attaccando per 60’ ed uscendo tra gli applausi del pubblico e i complimenti degli avversari. Siamo stati sconfitti 3-2 su un calcio d’angolo al 94’, dopo un’espulsione e un gol annullato: episodi dubbi. In Coppa Italia abbiamo vinto 3-0 contro l’Ausonia, una delle migliori squadre a mio avviso. E domenica contro il Colleferro abbiamo avuto un possesso palla all’incirca dell'85%, ma ci è mancato quel pizzico di cattiveria e fortuna per ottenere i 3 punti. E’ un momento in cui tutte le situazioni ci girano storte, resto comunque ottimista perché i ragazzi mi seguono e ci sono i presupposti per fare bene, anche perché i valori reali iniziano ad uscire dalla decima giornata in poi e abbiamo un gran margine di miglioramento. La società è valida e solida, a volte si sbaglia, ma c’è tempo per recuperare. Dopo le tante partite complicate il calendario diventa più agevole, conterà la mentalità e cercare di padroneggiare su ogni campo. Dobbiamo proseguire così perché sarà difficile perdere tante altre gare con questo atteggiamento”.

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