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La rubrica

Intervista doppia: parola a Giacchè e Tomei

Dieci domande ai capitani di Cavese e Sora, domenica uno di fronte all'altro per il big match del girone B

19 Ottobre 2018

I due capitani: a sinistra Giacchè, a destra Tomei

I due capitani: a sinistra Giacchè, a destra Tomei

Un nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai protagnisti più attesi del prossimo turno. Torniamo a concentrarci sul campionato di Eccellenza, in particolare focalizzando l'attenzione sulla sfida di altissima classifica tra Cavese e Sora nel girone B. I biancocelesti di Sgarra sono secondi in classifica generale a quota 13 punti (insieme al Morolo), mentre i bianconeri di Tersigni sono i primi della classe con quattro lunghezze di margine sulle stesse inseguitrici. Abbiamo deciso di intervistare i due capitani, il regista della Cavese Emanuele Giacchè e il laterale del Sora Mirko Tomei con dieci domande ciascuno.I due capitani: a sinistra Giacchè, a destra Tomei


1) Ti aspettavi un inizio del genere

Giacchè: “Sinceramente no. Sapevamo di essere una buona squadra e qui si respira tanta positività. Le premesse erano incoraggianti anche se non mi aspettavo un avvio così importante”.

Tomei: “Anche noi eravamo consapevoli dei nostri mezzi e per adesso siamo contenti. Ma ancora è presto per pensare alla classifica”.


2) Il tuo pensiero sull'altra squadra e per l'altro capitano

G: “Sinceramente di loro non conosco nessuno, ma sono i numeri a parlare per il Sora. Sono primi in classifica e meritano di stare lì in cima”.

T: “Non hanno mai perso e questo è sicuramente un campanello d'allarme. Sarà dura, domenica come in tutte le altre partite. Giacché è un ottimo giocatore sia in termini di esperienza sia sotto il profilo tecnico. Da anni una garanzia per questa squadra”.


3) Cosa ne pensi del tuo attuale allenatore

G. “Insieme a mister Ferazzoli, credo che Sgarra sia il miglior allenatore che abbia mai avuto. Una persona carismatica e preparata sotto tutti i punti di vista”.

T: “Qui a Sora mister Tersigni ha sempre fatto bene, portando la squadra dalla Prima Categoria all'Eccellenza. É un tecnico giovane ma già molto esperto. Amato dalla piazza”.


4) Il tuo compagno di squadra più forte

G: “Sono io il più forte (ride n.d.r.). A parte gli scherzi, credo che siamo tutti ottimi giocatori, la nostra forza è il gruppo nel suo insieme”.

T: “Ce ne sono diversi. Oltre al grupp storico, quest'anno sono arrivati giocatori come Cano, Casalese, Pellino ecc. Siamo una rosa completa”.


5) Il tuo pronostico per domenica

G: “L'ultima volta che ho detto che avremmo vinto noi è andata male... Perciò preferisco non farne per scaramanzia”.

T: “Mah, in questo girone si può vincere e perdere con chiunque. Proveremo ad avere noi la meglio”.


6) Il tuo pronostico sulla squadra che vincerà il campionato

G: “Credo che Pomezia e Sora siano le formazioni più attrezzate”.

T: “È ancora presto per fare previsioni e alcune squadre devono ancora emergere, come ad esempio il Pomezia. Ma ce ne sono diverse che potranno giocarsela”.


7) Il giocatore più forte con il quale hai giocato

G: “Sono due: Marco Neri e Simone Matozzo. Senza dubbio sono loro i calciatori più forti con i quali mi sono confrontato”.

T: “Anche in questo caso ce ne sono diversi. Mi dispiacerebbe fare un nome piuttosto che un altro”.


8) Il tuo sogno nel cassetto

G: “Portare la Cavese in Serie D, poi posso anche smettere”.

T: “Far bene qui a Sora, con la maglia del mio paese”.


9) Il gol più bello realizzato in carriera

G: “Negli ultimi anni sto segnando soprattutto dagli undici metri, ma mi viene in mente quello contro il Pro Roma in Promozione”.

T: "Mah, nel mio ruolo non mi capita molto spesso di segnare, però il gol di domenica contro il Pomezia mi ha trasmesso grandi emozioni. Sicuramente il più importante".


10) Il calciatore al quale ti ispiri

G: “Juan Sebastian Veron".

T: “Non ho un calciatore preferito. Cerco di sfruttare al meglio le caratteristiche di cui dispongo”.


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