Dopo gara

Civitavecchia al 5° ko di fila. Parlano Iacomelli e Rocchetti

Piove sul bagnato in casa nerazzurra. Il presidente e l'allenatore analizzano il momento

Piove, è il caso di dirlo, sul bagnato: se Ottobre è stato tetro per i colori nero azzurri, Novembre non ha di certo spalancato le braccia in maniera paternale al team di Andrea Rocchetti. La trasferta in terra capitolina ha portato in dote ai tirrenici la quinta sconfitta consecutiva: 14 goal subiti negli ultimi 450 minuti di gioco: la panchina di uno dei mister più illustri fino a poco tempo fa della “cantera” nero azzurra è in bilico. Sette giorni e l’esame decisivo contro il Campus Eur diretto da un totem del glorioso calcio nero azzurro che fu, Daniele Scarfini, per salvare la panchina: questo è il destino, segnato, per Rocchetti. Tra i papabili a sostituire l’attuale trainer della Vecchia, qualora maturasse la sesta debacle di fila, Marco Scorsini, più remote ma non per questo prive di fondamento, le piste che portano a Massimo Castagnari e Ugo Fronti.


“La squadra - narra a fine match Rocchetti - si sta impegnando molto, siamo ridotti all’osso, la rosa è cortissima, ci stiamo arrangiando cercando di mascherare delle lacune che, inevitabilmente lo spessore del campionato ci evidenzia con lo scorrere delle gare: io sono sereno è chiaro che in me c’è tristezza per come stanno andando le cose ma sono abituato per natura a rimboccarmi le maniche e a lavorare: è ciò che farò già da Martedì”.


Rocchetti sa che il suo destino è legato ai risultati ma è anche consapevole che, una stagione più o meno così se la potevano aspettare un po’ tutti. “Francamente credo proprio di sì - commenta Rocchetti- eravamo tutti quanti consapevoli delle difficoltà a cui potevamo andare incontro, però ripeto io rimango dell’idea che c’è tempo per risalire la china ed aggiustare magari il tiro in riferimento al parco giocatori grazie al mercato di riparazione: con la proprietà abbiamo fatto dei discorsi preliminari in tal senso ma ora dobbiamo concentrarci solo sui prossimi impegni: la Coppa, poi la gara con il Campus Eur”.


È si, una settimana calda che può aprire scenari diversi da quelli attuali ma anche rinsaldare un progetto nato con molto entusiasmo solo pochi mesi fa. “Nel calcio - analizza Ivano Iacomelli- i risultati sono fondamentali, alla piazza dico che un presidente non si allena ne scende in campo o fa la formazione, come società stiamo cercando in ogni modo possibile di risollevare anche moralmente questo gruppo: di sicuro se continuiamo cosi prenderemo decisioni, a breve termine, anche in riferimento ai giocatori più illustri del gruppo che devono dare magari dare una mano in più al tecnico che ha sua volta deve trovare soluzioni rapide per non compromettere oltremodo la classifica”.


Iacomelli è lapidario come sempre diretto e solido nelle dichiarazioni. “Dobbiamo salvare la categoria con ogni mezzo possibile attuabile, le decisioni le prenderemo in base agli eventi imminenti: di sicuro non tollererò oltremodo un Civitavecchia in questa situazione di impasse: siamo anche ridotti all’osso causa infortuni ma attenuanti non ci sono più per nessuno: bisogna solo risalire la china in fretta: questa settimana la reputo fondamentale in tal senso”.

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