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Arce-Sora: tra amarcord anni '80 e fascino, di nuovo qui

Giallazzurri e bianconeri sono due società storiche. Domenica 9, l'atteso match del girone B. Il ricordo dei protagonisti

07 Dicembre 2018

Arce-Sora, 30 anni dopo torna il derby

Arce-Sora, 30 anni dopo torna il derby

Unione Sportiva Arce e Sora Calcio. 1932 l'anno di fondazione della società giallazzurra, 1907  l'urlo "Gol" iniziò a suonare nella città volsca. L'ultima volta il pallone era un "Tango", di quelli di cuoio o pelle, pesanti. Che quando veniva calciato o rinviato dal portiere si sentiva tutta la potenza sprigionata dai piedi. Nel 1988, in Promozione, i campi in terra, teatri del dilettantismo romantico, ospitavano paesi interi. Ogni domenica era una festa di sport. Il 9 dicembre Arce e Sora tornano di fronte: a 30 anni dalla doppia sfida del girone D. I bianconeri conclusero vincitori in Eccellenza, gli arcesi conquistarono la salvezza. Protagonisti, storie, volti noti in entrambe le piazze, stima reciproca e ambizioni. In novanta minuti pronti a cambiare la stagione. Tra tifosi e colori, sciarpe e bandiere. Per un calcio che manca, ma capace di ritornare ed emozionare. Tutti. Oltre la fede, oltre le appartenze. 

Arce-Sora, 30 anni dopo torna il derby


Campolo e la magica atmosfera di Arce: "Sarà una bella giornata di sport"

Stefano Campolo ha indossato la maglia del Sora, insieme all'altro veterano ed ex di turno, il fuoriclasse sardo Andrea Pintori. L'apprezzamento per i bianconeri, da parte dell'allenatore dell'Arce è fuori discussione e anche il valore che avrà per il calcio ciociaro questa sfida: "Partite come queste si preparano da sole, più si sta tranquilli più è facile giocare meglio, senza esasperare gli animi. Non siamo pronti per affrontare con grande tensione una gara del genere, conosco molto bene lo staff tecnico, c’è rapporto di stima reciproca e la cosa più bella sarà la bella giornata di sport. È una partita importante. Sora si sta affacciando da protagonista al campionato e dalla sua ha una piazza che non è da questa categoria: queste partite sono belle soprattutto per Arce e noi proveremo a lottare su ogni pallone pensando alla prestazione e poi quella che verrà lo prenderemo". Proprio sul ruolo fondamentale ricoperto da Pintori, si sofferma il tecnico arcese: "Andrea ha talmente tanta esperienza: sicuramente lui è stato importante a Sora e credo che abbia la giusta esperienza per gestire questo stress emotivo e farà una partita importante come tutto il campionato, gara dopo gara è sempre fondamentale, nello spogliatoio come chioccia per i più giovani e merita un grande plauso. Campolo, in sfide calde, si ispira al boemo Zdenek Zeman:  “Ho la fortuna di dimenticarmi del background della gara in sé per sé. Questa è importante per la gente, per noi e per il Sora che viene da due sconfitte, ma dal punto di vista zemaniano vale sempre tre punti. Qualunque sia l’esito della partita è una partita normale, pensiamo alla gara, spero che anche i miei ragazzi facciano così".


Stefano Campolo e Antonio Tersigni


L'amarcord di Tersigni sugli anni '80: "Tantissimo pubblico, uno spettacolo"

Antonio Tersigni da bambino di derby così ne ha vissuti diversi e li ricorda con un pizzico di nostalgia per l'entusiasmo sui campi, la gioia della domenica e l'affluenza di pubblico dai grandi numeri: "Noi che abbiamo visto il calcio degli anni '80 questi derby li ricordiamo. Da tempo il Sora non fa questo tipo di partite, perché ha passato un ventennio spettacolare nel professionismo e ora in categorie più basse tornano partite di questo fascino. Non c'erano le aspettative di oggi, c'era entusiasmo nel seguire sempre la squadra". Entusiasmo tornato a Sora dopo l'ottimo avvio di stagione dove i tifosi bianconeri sono tornati al "Claudio Tomei" e a seguire la squadra in trasferta: "Prima parlavamo di altri anni, non c'era Sky e il bisogno della Serie A. Oggi a Sora tutto l'affetto intorno a noi si sta ricreando ed è stupendo. Le scelte fatte nel mercato dalla società mi portano ad avere una squadra nuova e le aspettative non sono quelle di inizio anno: adesso la dirigenza ha chiesto di vincere il campionato. Ringrazio i ragazzi andati via, Testa, Del Sorbo, Esposito e Vezzoli e gli auguro il meglio per il futuro. Ora noi non pensiamo solo a fare bene. Pensiamo a vincere". Sulla stessa linea, il Diesse bianconero, Francesco Pistolesi: "Sarà un derby e speriamo sia uno spettacolo per le due tifoserie. Abbiamo fatto tanto e bene finora, dobbiamo stare sereni. Complimenti all'Arce, al presidente Marrocco e al mister Campolo: queste sono partite bellissime da vedere, prima contro terza, una grande classifica per entrambe".  E allora mettiamoci comodi sulle tribune del "Vollero" di Ceprano, il derby è qui. La storia è adesso. 

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