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l'intervista
07 Gennaio 2019
La Pro Calcio Tor Sapienza festeggia il gol vittoria
Segnare al 95’ e regalare una vittoria dà sensazioni uniche, se poi il gol vale anche il primo posto inclassifica le parole diventano quasi superflue. Edoardo Santori migliore in campo per distacco di Pomezia – PC Tor Sapienza lo era stato finoal 94’: una gara di concentrazione, lettura e forza fisica la sua, poi ha deciso di esagerare segnandoanche il gol decisivo con uno splendido calcio di punizione, volando contemporaneamente in cielo esotto il settore degli splendidi tifosi gialloverdi, accorsi in massa a Pomezia.A distanza di qualche ora dal match il Capitano, contattato per un’intervista, era ancora frastornatodagli eventi: «Non c’è emozione più grande che segnare un gol così decisivo, al 95’ e su punizione,non ci ho capito più niente. Volevo fare duemila esultanze, ma alla fine sono andato dai tifosi, èstato un gesto istintivo: loro ci sono sempre stati, anche nei momenti difficili della passata stagione,mi è venuto naturale andare da loro». Santori ci parla anche della partita, dalla preparazione allo svolgimento: «Noi siamo entrati incampo tranquilli, concentrati e motivati, sapevamo che la pressione stava sulle loro spalle dato chetutti li davano per favoriti. Non abbiamo sbagliato approccio.La nostra spensieratezza, unita alla consapevolezza dei nostri mezzi, è stata decisiva: sapevamo divenire a Pomezia a soffrire, lo abbiamo fatto e stavamo per raccogliere un pareggio che a mioavviso sarebbe stato giusto. Poi c’è stata quella punizione al 95’, ho detto “batto” ed il pallone è entrato, il calcio è fatto anchedi momenti così, fatto di sensazioni incredibili. Ci godiamo questa vittoria, ma da martedì torniamo a lavorare consapevoli che la prossima garain trasferta con la Cavese è molto più importante di quella appena vinta».
La punizione: «Avevo poco specchio a disposizione, ho chiesto ai compagni di allungare labarriera sperando che il portiere avversario facesse un passetto in avanti per vedere meglio. Ho aspettato, è stato un gioco di sguardi, ha fatto il passetto e ho calciato sul suo palo».Dalle parole di Santori si evince che il Tor Sapienza, oltre all’entusiasmo, può vantare anchematurità ed umiltà, doti imprescindibili per imprese del genere. Doti imprescindibili per unacapolista come la Pro Calcio, che da un mese comanda il girone B di Eccellenza. Il Capitano lo sottolinea: «Arrivare lassù non è stato facile, rimanerci sarà molto difficile.Se siamo una squadra matura? Noi lavoriamo tanto e ci sacrifichiamo ancora di più, sperandoche con questo atteggiamento ci possa premiare anche nei prossimi mesi. Adesso il ferro è caldo edobbiamo continuare a batterlo. Non dimentichiamo che siamo una squadra piena di giovani, noi grandi siamo pochi e cerchiamodi mettere nel gruppo senso di responsabilità, ma anche spensieratezza. Ogni settimana ci sentiamoconcentrati e diamo il massimo in allenamento, questo è il nostro segreto. La spensieratezza fa il resto, ci sono dei giovani in questo gruppo che non si stanno rendendo contodi quel che stiamo facendo, sono spensierati, giocano con tranquillità. È un momento fantastico – conclude Santori – ma siamo consapevoli che, per mantenere il primoposto in classifica, non dovremo mai smettere di lavorare con questa intensità e concentrazione».
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