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Sora, dov'è la vittoria? 70 giorni a secco, operazione reset
Rendimento in discesa per i bianconeri di Tersigni nella seconda parte dell'andata. Ultimo sorriso col Colleferro
L'elegia del sacrificio, l'esaltazione della forza, la poesia di entusiasmanti sfide. Racconti che diventanto storie. Il calcio e lo sport, in tutte le categorie, spingono a sognare. Ma alla base di tutto, ogni giorno di più, ci sono i numeri. A volte complicati, a prima vista misteriosi, tanto che per capirli servono grandi conoscenze e sofisticati software. Altre volte semplici come quelli del Sora. Settanta giorni senza vittorie, l'imbattibilità perduta il 25 novembre in casa dell'Ottavia e una settimana a seguire il primo stop interno con il Latina Scalo Sermoneta. Dal 1907 il Sora Calcio è passione, amore, vittorie, sconfitte e sofferenze. "Uagliù è sempr asscì. Ogn ann c tocca lottà fino alla fine. Perché nu sim Sora". Il dialetto rende più di ogni altra lingua: i playout con la Nocerina, lo spareggio per la C1 con la Turris e poi ancora le salvezze conquistate all'ultimo secondo dell'ultimo minuto a Tempio Pausania e L'Aquila, fino ad arrivare alla memorabile impresa del "Ceravolo" di Catanzaro nella finale dei playoff di Serie C2. Sora vive di emozioni. "Finché vivrò sosterrò il mio Sora". Quanti non hanno ancora visto "Sunderland, till I die" su Netflix, possono ancora farlo: il docufilm racconta del Sunderland e della fede smisurata della sua gente, nonostante le sconfitte e le avversità nella difficile stagione di Premier League 2016/2017. Somiglia molto alla voce della curva bianconera tornata a colorare lo stadio "Claudio Tomei" dopo anni di delusioni. Davide Belardi, Roberto Cirelli e Tony Vinci hanno riportato l'entusiasmo nell'ambiente dal 2016 in particolare. L'ultimo periodo ha evidenziato che il Sora da capolista ha avuto forse più paura di cadere che voglia di volare, parafrasando Jovanotti. Ma i giovani, su tutti Gianfederico La Rocca, e i nuovi rinforzi vogliono annullare la spirale negativa e dare una svolta alla stagione. L'aria di vittoria non si respira da tanto in Via Sferracavallo, dove tira forte il vento della storia. Tutta da vivere. Sora, till I die.