L'intervista

Lorenzo Langellotti: Julio Cesar, Alisson e il Montespaccato

Parola all'estremo difensore classe 2000, vincitore dell'ultimo sondaggio social di Eccellenza

Come ogni venerdì arriva il momento del vincitore del sondaggio social di Eccellenza. Stavolta, ad attestarsi in testa con 140 reactions, è stato il giovanissimo portiere del Montespaccato Savoia Lorenzo Langellotti, il protagonista assoluto dell'ultimo match di campionato sul campo del Team Nuova Florida.


Il portierino commenta così la propria vittoria nell'ultimo sondaggio. “Innanzitutto vorrei ringraziare tutti gli amici che mi hanno votato ed è proprio grazie a loro se ho vinto. Non mi aspettavo di battere gli altri contendenti e probabilmente ha giocato un ruolo decisivo la mia giovane età. Sicuramente è stato più semplice per me ottenere consensi sui social”. Per l'estremo difensore l'impatto con il campionato di Eccellenza è stato assolutamente positivo, in un ruolo complicatissimo rimpiazzando a dovere un grandissimo numero uno come Riccardo Tassi. “Inizialmente sono stato aggregato con l'Under 19, mentre poi ho cominciato ad allenarmi stabilmente in prima squadra complice anche qualche indisponibilità. Il gruppo mi ha accolto a braccia aperte ed anche in queste due prime uscite ufficiali la squadra mi è stata accanto facendomi sentire al sicuro. I ragazzi mi hanno aiutato ad inserirmi trasmettendomi grande serenità. Qui al Montespaccato ho il piacere di potermi allenare e confrontare con un portiere di altissimo profilo come Riccardo Tassi, il quale non solo mi consiglia durante gli allenamenti ma è un ragazzo con il quale si può parlare di tutto anche al di fuori del terreno di gioco. Cerco di “rubare” qualcosa da lui e senza dubbio è uno dei punti di riferimento all'interno dello spogliatoio. Oltre a Riccardo, seguo molto il capitano Romondini e il difensore uruguaiano Sismondi, sono due persone molto carismatiche e che hanno tanto da insegnarmi”. Potremmo definire Langellotti il prototipo del portiere moderno come lui stesso afferma, prendendo a modello due grandissimi numeri uno che hanno calcato i campi della nostra Serie A. “Come modo di giocare mi è sempre piaciuto Julio Cesar ed attualmente Alisson. Due portieri accomunati dal modo di stare in campo, sempre molto alti e bravi a giocare con i piedi oltre che per il carattere. Mi ispiro certamente a loro”. Infine il sogno nel cassetto. “Ovviamente spero di continuare a trovare spazio potendo così crescere ancora e non nego che mi piacerebbe salire di categoria. Mi impegnerò sempre al massimo unendo il sacrificio al divertimento. Sono un ragazzo al quale piace anche studiare e sicuramente mi iscriverò all'Università, continuando al tempo stesso a giocare”.

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