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L'intervista

Diego Di Mauro: "Il Cynthia, Chiellini e il sogno Serie D"

Parola al vincitore dell'ultimo sondaggio social di Eccellenza, il difensore-goleador dei castellani

22 Febbraio 2019

Diego Di Mauro, uno scatto della finale di Coppa (©Lori)

Diego Di Mauro, uno scatto della finale di Coppa (©Lori)

Come ogni venerdì diamo la parola al vincitore del sondaggio social di Eccellenza. A spuntarla questa settimana, con ben 475 reactions, è stato il difensore del Cynthia Diego Di Mauro, eletto dunque come il miglior calciatore in categoria dell'ultimo turno di campionato. Un successo arrivato in rimonta e alla fine anche abbastanza netto sui propri rivali. Diego Di Mauro, uno scatto della finale di Coppa (©Lori)


Ti aspettavi di vincere il sondaggio?

“È stato un successo del tutto inaspettato. Non pensavo di ricevere tutti questi voti, molti anche da persone che non mi sarei mai neanche immaginato. Sono partito in “sordina”, inizialmente ero indietro rispetto agli altri quattro giocatori e magari credevo potesse vincere Tiziano Carnevali. È un veterano del calco laziale e nel corso degli anni ha conosciuto moltissime persone. Poi è arrivato il ribaltone e nel rush finale sono riuscito a spuntarla. Ringrazio tutti, in particolar modo la mia famiglia e la mia ragazza”.


Cosa ne pensi della nostra iniziativa?

“La reputo davvero molto carina e simpatica. Soprattutto per noi che giochiamo in Eccellenza è una bella vetrina, un'iniziativa giovane e che ci consente di farci conoscere meglio. Inoltre credo possa essere di aiuto a tutto il movimento, si crea interazione e si inizia a parlare molto anche di questa categoria”.


Tornando al campionato, immaginavi questa stagione?

“Sicuramente all'inizio le ambizioni erano diverse. Chiaramente non siamo partiti per vincere il campionato, ma comunque per disputare un torneo di media alta classifica. Ora il nostro obiettivo è cambiato, non sempre le cose vanno come ci si aspetta e in molti casi abbiamo dovuto fare i conti con la sfortuna, in un girone mai come quest'anno così impegnativo. Indubbiamente abbiamo commesso degli errori. Con l'arrivo di mister Panno la squadra ha ritrovato serenità. Mi trovavo molto bene anche con Rughetti e mi piace la sua filosofia di gioco, ma quello di cui avevamo bisogno per uscire da una situazione complicata era appunto un po' più di tranquillità. Panno è stato bravo a ridarcela”.


Il rimpianto più grande è la finale di Coppa?

“Sarebbe stato straordinario vincere la Coppa... A livello personale sarebbe stato inoltre il mio primo trofeo. Comunque siamo consapevoli di aver dato tutto, non potevamo disputare partita migliore. Siamo stati soltanto sfortunati ai calci di rigore. Abbiamo tenuto testa ad uno squadrone come il Team Nuova Florida ed è stato un onore giocarcela così. La miglior nostra prestazione a livello di gruppo. Avremmo meritato di vincerla, resta rammarico ma siamo usciti a testa alta”.


In campo sei un lottatore, oltre che un grande difensore. A chi ti ispiri?

“A livello dilettantistico, quando ho iniziato a giocare tra i “grandi”, sono state due le figure che mi hanno insegnato tanto ed entrambe ai tempi del Cisterna. Mi riferisco a Roberto Travaglione, che mi ha trasmesso il rispetto ed è stata una persona che mi ha fatto crescere molto anche a livello caratteriale. L'altro è sicuramente Daniele Assogna, anche lui ricordo con piacere, stima e affetto. Per quanto riguarda la Serie A, il difensore per eccellenza per me è Chiellini. Mi ci rispecchio molto per il suo modo di giocare e di vivere lo spogliatoio. Anche se a volte non è elegantissimo ma di sicuro è sempre efficace. Poi, in generale, il mi piace tantissimo Sergio Ramos”.


Infine, qual'è il tuo sogno nel cassetto?

“A livello di squadra di certo la salvezza. Speriamo di riuscirci senza particolari affanni. Sul fronte personale, invece, mi piacerebbe tornare in quarta serie. Anche l'Eccellenza è un campionato che amo, ma non nego che vorrei riassaporare la D. Sono ormai sette anni dall'ultima volta alla Viterbese, ero un ragazzino ed ora potrei viverla sicuramente meglio, con un altro spirito mettendo in campo tutto ciò che ho imparato nel corso degli anni. Credo di meritare un traguardo del genere. Per questo sport ho una passione infinita ed ogni giorno cerco di dare il 200%, stando attento a tutto. Ciò che si riflette in campo la domenica è soltanto una minima parte di ciò che metto durante la settimana...”.

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