Itri, la retta via è smarrita. E anche il Comunale tradisce

Itri, la retta via è smarrita. Il 2019 lo si accoglieva come l'anno della svolta; della sterzata. Per abbandonare la zona playout e andarsi a prendere quelle posizioni di classifica più tranquille, meritate secondo quella che è l'opinione di moltissimi addetti ai lavori. Ma il 4-1 al Latina Scalo Sermoneta del 6 gennaio, e soprattutto lo stesso risultato replicato 3 settimane più tardi contro l'Audace, sembravano aver tracciato la svolta nel percorso della formazione di Minieri, che invece è tornata a cadere. E questa volta non si parla di semplice battuta d'arresto, ma di vero e proprio tonfo: ko con Lavinio Campoverde, X con Sora e di nuovo sconfitte con Boreale e Grifone Gialloverde, con quest'ultima che sembra suonare come un verdetto preannunciato per il tecnico, il quale subito dopo il triplice fischio ha avuto un confronto diretto con i vertici societari (in primis con il presidente Chiodi e il ds Fiore). Il mese di febbraio, con 1 solo punto all'attivo sui 12 disponibili, è stato senza dubbio il più doloroso per l'Itri, che si è ritrovato catapultato nella zona playout - da che avrebbe avuto l'occasione per avvicinare con tranquillità la quota 40 - e 'tradito' dal fattore Comunale: l'unica certezza di quest'ultimo periodo, che anch'essa ha voltato le spalle a capitan Stefano Rossini & C. I numeri parlano chiaro e recitano 0 punti in 3 gare esterne dall'inizio dell'anno nuovo, e a ridare ossigeno alla classifica biancazzurra erano i risultati positivi conquistati tra le mura amiche (con 8 punti in 4 incontri). Ora che si è anche interrotta la fase d'imbattibilità interna, cosa succederà per l'Itri? Da dove ripartire per costruire un percorso salvezza, a questo punto, molto più complicato del previsto?