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Scorsini: "Abbiamo fatto un miracolo". Vittorini: "Una liberazione"

Parola al tecnico e al bomber del Civitavecchia. I nerazzurri sono salvi dopo una stagione vissuta sempre a rincorrere

20 Maggio 2019

La gioia dei nerazzurri al triplice fischio (©Civitavecchia)

La gioia dei nerazzurri al triplice fischio (©Civitavecchia)

Credere in Marco Scorsini è stata la vera chiave di volta che ha consentito al Civitavecchia di uscire pazientemente e coraggiosamente dalle sabbie mobili, sino ad abbracciare un epilogo cinque mesi fa non contemplabile. Scorsini ha catechizzato un popolo calcistico intero, gli ha trasmesso il suo credo composto di perseveranza nel non abbattersi, ferrea disciplina globale, rigore tattico e devozione estrema al lavoro. Se è stato uno stratega? Si lo è stato nel momento in cui ha capito di dover rifondare completamente il modo di pensare in campo dei suoi ragazzi in fase difensiva ma ha dimostrato saggezza pure nel gestire al meglio un fenomeno come Manuel Vittorini.

La gioia dei nerazzurri al triplice fischio (©Civitavecchia)

Vittorini, 30 gol in campionato più 3 al play-out ed uno in coppa, ha vissuto una stagione indimenticabile: con Scorsini ha migliorato dal punto di vista tattico: ora è, inarrivabile: i numeri dicono che è il calciatore più forte del Lazio. Rendere solida la difesa, ordinato il centrocampo, per consentire a Manuel di sprigionare tutta la propria classe infinita, è stata la cosa più semplice e al contempo geniale compiuta da Scorsini. “Abbiamo fatto un miracolo. Quando ho preso il Civitavecchia i punti in classifica erano 8 dopo 14 giornate. I ragazzi sono stati encomiabili, sono cresciuti soffrendo: Civitavecchia mantiene la categoria, è questo un risultato sportivo che vale come un primo posto in campionato. Del mio futuro a Civitavecchia ne parlerò con la società alle porte del prossimo weekend ora godiamoci il grande obiettivo raggiunto, è tempo di festeggiare”. L’ex CreCas ha accettato una sfida che definire complicata è un’eufemismo. Ora che l’ha vinta, vuole giustamente staccare un po’ la spina prima di capire cosa gli riserverà il futuro. “Di battaglie ne ho affrontate parecchie ma questa è stata veramente durissima. Nessuno o pochi credevano che tutto quello che è accaduto fosse stato possibile qualche mese fa. Ora che l’impresa è realizzata c’è la tendenza a sminuirla. I miei detrattori sono stati e restano tanti ma ho le spalle larghe. Il Civitavecchia nell’anno del Centenario mantiene la categoria e per me questo è motivo di vanto. Resterò su questa panchina ma solo a determinate condizioni, ritengo francamente di essere una prima scelta, ho la stima dell’attuale proprietà del club. Attendo ma non troppo, sereno”.


Come detto, nell'ultima travagliatissima stagione, ha superato la soglia dei 30 sigilli rendendosi protagonista anche nella partita più importante dell'anno con la tripletta alla sua ex squadra. Queste le parole di Manuel Vittorini. “Finalmente una grande gioia dopo una stagione partita tra mille difficoltà e dove abbiamo sempre dovuto rincorrere. Vincere ieri è stata una liberazione. Abbiamo affrontato un Montalto molto diverso dall'inizio seppur con qualche giocatore di spessore. Siamo stati bravi ad indirizzare la gara subito in nostro favore e poi con la loro espulsione è diventato tutto più semplice. Sono felice perché durante la stagione non avevamo mai avuto modo di festeggiare veramente”. Tanto lo ha dato il tecnico Marco Scorsini recitando un girone di ritorno da protagonista. “Il mister ci ha dato tantissimo. Ha sistemato la fase difensiva e soprattutto abbiamo iniziato a fare risultati”. Segnare oltre 30 gol è qualcosa di incredibile, sintomo di una stagione, almeno a livello personale, praticamente perfetta. “Sì, è il secondo anno consecutivo che riesco ad ottenere questi numeri ed è qualcosa di pazzesco. Magari inizialmente ci pensavo ma probabilmente non avrei mai immaginato di riuscirci ancora. Non era sicuramente semplice ma devo dire che il merito è stato di tutta la squadra che mi ha sempre messo nelle condizioni ottimali per poter rendere al meglio”. Infine la classica domanda sul futuro. “Mah, è ancora presto per pensare al futuro. Certamente il Civitavecchia avrà la priorità qualora ci fossero i presupposti per continuare insieme anche da parte della società. Adesso però riposiamoci e godiamoci questo sudatissimo traguardo”.

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