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Civitavecchia e Cpc: un'unione per amore della città

La missione portuale è fortemente lievitata con la fusione tra i due club, aumentando inevitabilmente il carico di responsabilità

27 Giugno 2019

Gli Ultras del Civitavecchia

Gli Ultras del Civitavecchia

Gli Ultras del Civitavecchia

Il destino, alla fine, ha voluto che un matrimonio si doveva fare ed è stato fatto. Sull’altare i portuali hanno messo se stessi, con loro, la sposa più bella, quella che con uno “strasse” lungo addirittura 100 anni, rappresenta Civitavecchia. C’era il rosso ma è stato risposto nell’album dei ricordi: per le nozze non poteva che campeggiare il nero azzurro e così è stato. Della Cpc rimarranno tanti bei ricordi: il canto del Cigno volge lo sguardo al cielo con una Coppa Italia da custodire gelosamente, per sempre. Il Civitavecchia rappresenta tradizione e storia ed è, lo specchio fedele, in cui si identificano tutti gli sportivi tirrenici. La missione portuale è fortemente lievitata: il passaggio di consegne ora presuppone un carico di responsabilità non indifferente. Il Civitavecchia non era finito, non è mai stato finito: ha barcollato, è caduto ma si è sempre rialzato. Adesso anche Ivano Iacomelli fa parte del progetto, non ha più un ruolo centrale come prima ma c’è, comunque. Da Insogna, passando per Cesaro e Amici fino a giungere ad Arduini e Staffa con l’ingresso significativo qui di Fabietti, per poi snodare su Camillo, Fazzini, Germano, Fronti, Rocchetti e infine Scorsini. Un cortometraggio significativo quello elencato  contraddistinto da dure lotte per salvare la pelle ma anche da stagioni dense di gioie dove si è lottato con l’intento di arpionare una serie D che manca molto alla città. La Cpc ha deciso di prendersi così la scena, arricchendosi prima della figura di Fabietti, inserendo nello scacchiere Caputo, creando insomma i presupposti per un colpo di scena vero e proprio. Indipendente, libera, spesso inafferrabile, la Roja ha rotto gli indugi e ha deciso così di sposare una città intera. Applausi, encomi, attestati di stima, proclami non troppo avventurosi: di fatto, comunque, uno sposalizio di portata epocale. La Civitavecchia calcistica ora attende che, da una coppia potenzialmente importante nasca un qualcosa di stupefacente. D’altronde se indossi l’abito più rappresentativo la folla attende anche impaziente, brama il massimo e spesso, in questi casi, lo pretende. 

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