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l'intervista
06 Settembre 2019
Paolo Caputo (©Torrisi)
Un'estate lunga, calda, piena di novità ma anche di certezze.Il Civitavecchia 1920 l’ha vissuta con lo spirito di chi vuole vivere la nuova avventura con entusiasmo, consapevole di avere una città alle spalle, pronta a sostenerla. Ha lavorato sul campo per oltre 50 giorni praticamente consecutivi e, ora, mister Paolo Caputo, aspetta soltanto di vedere all’opera la sua squadra al Liviano Bonelli di Tarquinia. “Sarà una partita estremamente difficile quella con la Corneto - narra il tecnico civitavecchiese - avrei voluto affrontare questa gara potendo contare su una condizione atletica del gruppo in generale migliore ma va bene lo stesso. Avevamo messo in preventivo che l’inizio sarebbe stato complicato per via dei carichi di lavoro sostenuti”. Tre partite in sette giorni attendono un Civitavecchia che ha voglia di partire col piede giusto. “Sì - prosegue Caputo - ho una rosa ampia oltre che di qualità e di questo ringrazio per il lavoro svolto il presidente ed il direttore sportivo, che mi permette di gestire impegni ravvicinati importanti in maniera spensierata. Ad oggi la mia squadra non sviluppa ancora il calcio che prediligo io ma è normale avendo 5/6 volti nuovi nell’undici titolare”. La Vecchia può contare su giovani interessanti soprattutto in prospettiva e Caputo, è noto, ama lavorare coi giovani. “Sicuramente coi ragazzi bisogna avere pazienza. È giusto e salutare che commettano degli errori proprio in funzione di una lezione da imparare magari nel minor tempo possibile. Nella rosa di cui dispongo ho prospetti che possono far bene ma ripeto gli va concesso il beneficio dell’errore ed il privilegio del tempo”. È un Civitavecchia, quello nato in estate sotto buoni auspici, che al momento può contare sul “rispettabile” campo Vittorio Tamagnini ma non su uno stadio vero e proprio: un fattore non trascurabile che penalizza essenzialmente gli sportivi appassionati di calcio ed i gruppi del tifo organizzato. Tutte la preparazione della prima squadra, con annesse amichevoli, sono andate in scena a Largo Martiri di via Fani. “Abbiamo cercato - conclude Caputo - di avere indicazioni significative da questa fase, chiamiamola di rodaggio, al campionato. Ho potuto appurare che c’è grande disponibilità da parte dei ragazzi a creare un qualcosa di significativo per la città. Ci proveremo anche se visto l’alto livello qualitativo del girone ed i piani tracciati in sinergia con la proprietà, la nostra dovrà essere soprattutto un’annata di crescita e assestamento sotto svariati aspetti”.
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