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l'intervista
13 Settembre 2019
Iacomini (©De Luca)
Con 364 reactions, Giuseppe Iacomini è risultato il vincitore del nostro primo sondaggio social di Eccellenza della nuova stagione. Il portierone e capitano della Corneto Tarquinia è stato tra i protagonisti della giornata inaugurale del campionato 2019/20, parando il calcio di rigore a Gianluca Toscano tenendo così in vita la squadra di Del Canuto che, già sotto di un gol, ha retto botta per poi pareggiare nei minuti finali del match. Parola a Iacomini.
Buongiorno Giuseppe, sei il primo vincitore della stagione. Te lo aspettavi? “Sinceramente non vado matto per questo tipo di contest, lo ammetto. Ma poi è subentrata la competizione e sono contento che la gente mi abbia votato. A 38 anni sono anche queste sfide che mi stimolano e un po' a tutti ci fanno sentire importanti. Anzi, allargo il discorso a tutto il movimento giornalistico nei Dilettanti visto che ci fate sentire dei professionisti in un mondo di pazzi. Il social ci ha molto migliorato e in campo ormai ci conosciamo quasi tutti. Inoltre vorrei fare i complimenti a Yuri Fazi per la tripletta di domenica scorsa; il mio voto lo ho dato a lui”.
Tornando al calcio di rigore parato, che sensazioni hai provato? “Certamente fa sempre piacere e soprattutto sono felice perché questa parata è arrivata in un momento chiave della partita. Loro potevano chiuderla e invece nel secondo tempo sono rientrati in campo più timorosi, mentre noi abbiamo preso coraggio arrivando poi al gol del pareggio”.
Alla Corneto sei un veterano e qui ne hai vissute tantissime... “Sono tre anni consecutivi che gioco qui, dalla Prima Categoria all'Eccellenza. Questa è una società in crescita, molto presente e che può ancora migliorarsi. La gente a Tarquinia si era un po' dimenticata di “noi”, ma negli ultimi anni abbiamo compiuto salti impressionanti. Anche gli acquisti fatti dal club testimoniano che c'è voglia di crescere sempre di più”.
Cosa ne pensi di mister Del Canuto? “Una fortuna averlo incontrato. A mio avviso è un vero fuoriclasse, una grandissima persona”.
Il giocatore con cui hai legato maggiormente in questi anni? “Attualmente sono molto legato a Martelli e Pastorelli. Siamo gli unici rimasti dalla Prima Categoria. Poi si è aggiunto Daniele Federici, giocatore eccezionale e dentro lo spogliatoio mi compensa. Mantiene calmo tutto l'ambiente ma al contempo sa farsi ascoltare”.
Qual'è invece il giocatore che nel tempo ti ha maggiormente impressionato? “Sicuramente ce ne sono diversi. Dico Italiano ma anche Toscano è sempre stato un giocatore tosto da affrontare, come gli stessi Ruggiero e Tabarini incontrati domenica scorsa”.
Con quale mito sei cresciuto? “Sono di Blera e il mio idolo è stato senza dubbio Angelo Peruzzi, ho giocato con i suoi guanti, l'ho sempre seguito con affetto e rimarrà lui il numero uno nel quale ho cercato di incarnarmi. Seguito poi da Buffon per continuità e novità per quanto riguarda l'evoluzione di questo ruolo”.
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