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l'intervista

Valle: "La maglia dell'Uni una seconda pelle, papà il mio idolo"

Il capitano dei rossoblù a 360 gradi dopo la vittoria nel sondaggio social relativo all'ultimo turno di campionato

20 Settembre 2019

Federico Valle (©Torrisi)

Federico Valle (©Torrisi)

Federico Valle (©Torrisi)

É Federico Valle il vincitore del secondo sondaggio social di Eccellenza. Il capitano dell'Unipomezia ha conquistato la simpatia del pubblico dopo aver trascinato i rossoblù nell'ultima domenica di campionato. Seconda vittoria consecutiva per la squadra di Grossi dopo il poker al Falaschelavinio, con il 10 pometino autore di prestazione da vero leader condita dal bellissimo gol del raddoppio. Parola a Valle.


Ciao Federico, nell'ultimo turno ti sei reso protagonista insieme a tutta la squadra. Come giudichi la vostra prestazione?

“Domenica scorsa abbiamo giocato una grande partita a livello di gruppo e non soltanto singolarmente. Rispetto alla prima partita siamo indubbiamente migliorati anche se siamo ancora al 60% delle nostre potenzialità. Il gruppo è quasi totalmente nuovo dunque ci vorrà un po' di tempo prima che tutti i meccanismi riescano alla perfezione e per far vedere a pieno ciò che di buono ci sta insegnando il mister. Riguardo il gol, sono chiaramente felice anche se il mio compito è quello di far segnare i miei compagni. Lo dedico alla mia ragazza Alessandra che mi è sempre vicina in tutto”.


Ti aspettavi di vincere il sondaggio?

“Credo che la vittoria sia relativa, fa certamente piacere ma ciò che conta sono i risultati ottenuti sul campo. Adesso dobbiamo continuare così e confermarci in un girone tostissimo”.


Dire Unipomezia equivale a dire Valle. Cosa rappresenta per te questa maglia?

“Senza dubbio una seconda pelle. In passato ho avuto modo di confrontarmi anche con il mondo dei professionisti ma da quando sono arrivato qui è come se ci fossi sempre rimasto ed anzi, questo club non ha eguali. Resterei qui a vita”.


Qual'è stata la soddisfazione più grande con l'Unipomezia?

“Vincere il campionato di Promozione e salire di categoria. Sono state vittorie importanti anche quelle delle due Coppe Italia di Eccellenza ma purtroppo non ci hanno permesso di conquistare la categoria superiore. Il successo in Promozione è stato la gioia più grande”.


Nel corso degli anni quale giocatore ti è rimasto particolarmente nel cuore?

“Ce ne sono due in particolare. Roberto Delgado e Marco Lupi, due grandissimi giocatori e due amici fraterni che sento praticamente sempre. Quest'anno sto legando molto con Fabrizio Romondini e per me è come un secondo allenatore in campo”.


Qual'è il tuo idolo?

“A dire il vero non ho un modello di riferimento ma ho il 10 tatuato e sulla maglia, quindi non posso non dirti Francesco Totti. Il numero dieci per eccezione anche se il mio idolo vero e proprio è mio padre e finché ci sarà lui al timone di questa società non posso che ammirarlo e ringraziarlo”.


Concludo chiedendoti un sogno nel cassetto.

“Vincere quest'anno. Voglio portare in D l'Unipomezia e poi ancora nel professionismo. Il mio sogno è di tornare nel calco che conta con questi colori cuciti addosso”.

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