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L'INTERVISTA
04 Novembre 2019
Francesco Grasso ©GazReg
Tanti i punti di osservazione da cui si potrebbe analizzare il 2-2 interno del Gaeta con il Sora. La magistrale pennellata di Gennaro Vitale "salva" i biancorossi sul gong e fa salire a 5 la striscia di risultati utili, ma i segnali positivi si interrompono qui (o quasi). Infatti Francesco Gesmundo cede la vetta della classifica all'Insieme Ausonia, e soprattutto il suo undici palesa un passo indietro rispetto alle precedenti uscite. "La squadra non si è espressa al massimo delle proprie potenzialità - ha commentato il direttore sportivo Francesco Grasso -. Era una partita casalinga ed in quanto tale giocavamo, come sempre, per conquistare l'intera posta in palio. Sapevamo del momento difficile del Sora, ed il tutto ha reso più complicata la partita in quanto loro volevano rialzarsi. E' un pareggio che ci lascia l'amaro in bocca, anche se ad essere sinceri considerando che eravamo sotto di un gol e di un uomo, e loro hanno mancato il 3-1 con Di Stefano, ci facciamo bastare questo punto e pensiamo a preparare la difficile trasferta con l'Arce". Nel proseguire l'analisi, si è parlato di una squadra a tratti 'seduta', riprendendo le parole di Gesmundo. "Per certi versi condivido il pensiero del mister - riprende Grasso -. Non mi è piaciuto l'approccio nel primo tempo: siamo entrati molli. Siamo usciti alla distanza, ma nemmeno tanto, nella fase centrale della frazione, in cui abbiamo trovato il vantaggio con Aquilani. Non è stato il solito Gaeta, non ho visto la brillantezza che ci ha contraddistinti di recente. C'è qualcosa da registrare a livello caratteriale e non vorrei che qualcuno si fosse cullato sugli allori con questa prima posizione che adesso abbiamo abbandonato a vantaggio dell'Ausonia. Vediamo se l'aver lasciato la vetta farà girare qualcosa di positivo nella testa di qualche giocatore".
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