Civitavecchia, Presutti spiega: "Siamo in linea con i programmi"

Si è svolta la conferenza stampa del Civitavecchia nella segreteria del campo Vittorio Tamagnini. Accanto al presidente Patrizio Presutti il capitano della squadra Marco Bevilacqua: defilati il team manager Fabio Ceccacci ed una piccola delegazione di tifosi. “Abbiamo subito degli attacchi strumentali - dichiara Presutti - non ce lo aspettavamo anche perché il rendimento della squadra è in linea coi programmi tracciati”. Il presidente del Civitavecchia ha sviscerato tutti i temi toccati durante questi giorni dalla stampa. “Non entro nel merito della questione Di Ventura. Non sono ancora a conoscenza di ciò che è accaduto tra lui ed il tecnico. Di Ventura con noi non è stato professionale, aveva un accordo ed ha partecipato ad un torneo di calcio ad 8 che si svolge il Lunedì presentandosi alla vigilia di una gara di Coppa con un risentimento al polpaccio: era un Martedì e la Domenica prima stava bene”. Da Di Ventura alle spiegazioni inerenti le cessioni di Tabarini, Treccarichi e Tiozzo il passaggio è stato breve. “Tabarini aveva anche lui trasgredito il regolamento interno prendendo parte al torneo che citavo prima, Tiozzo e Treccarichi non erano dei titolari fissi ed è nel nostro diritto cambiarli magari con dei giocatori in età Under locali”. Infine, per quanto concerne Selvaggio, ecco l’analisi sull’ex Torres del patron. “Domenica Andrea non stava bene, lo abbiamo messo in lista ma non era al meglio. Con lui avevamo un accordo da rimodulare a Dicembre ma sapevamo che lui mirava a categorie superiori”. Poi ecco il mercato in entrata e le prospettive future, diciamo da rimodulare. “Capisco che il nostro ottimo rendimento possa aver creato delle aspettative e spinto a porre domande ma noi dobbiamo rispettare, non siamo ancora pronti per il salto di categoria”. Nel finale spunta giustamente fuori la domanda sul direttore sportivo Sandro Fabietti. “Se proseguirà questo stato di cose tra noi e lui andremo avanti fino a fine anno senza di lui cercando di colmare la sua assenza attingendo dalle risorse interne alla società”.