Eretum Monterotondo, Gregori: "Ho un gruppo fantastico"

È una delle storie sicuramente più intrise di fascino da raccontare, per quanto concerne il 2019 calcistico, nel Lazio. Parliamo dell’Eretum Monterotondo; un club che nonostante varie complesse vicissitudini, rimane fieramente protagonista, nel girone A del campionato di Eccellenza. “Noi - racconta il tecnico degli eretini Attilio Gregori - è da inizio anno che viviamo questa stagione tra le avversità. Nonostante tutto, il rendimento prodotto è stato magnifico, sia dal punto di vista dei risultati che sotto l’aspetto esclusivamente caratteriale”. L’ex portiere di Genoa, Hellas Verona, Udinese e Roma tesse, in maniera umile ma al contempo regale, le lodi dei suoi straordinari ragazzi. “Ho un gruppo magnifico soprattutto a livello umano. Sono nel calcio da sempre e scorrendo l’album dei ricordi posso affermare che la squadra che ho la fortuna di allenare quest’anno, ha uno spessore complessivo fatto di qualità, senso di abnegazione e spirito di adattamento alle difficoltà che non ho mai riscontrato in nessun altro gruppo”.Un complimento, oltre che un’attestato di stima, davvero dal valore inestimabile poiché esternato, in maniera sentita, da un personaggio che nel professionismo ci è stato 19 anni.“L’Eretum ha già fatto un percorso unico. Naturalmente dobbiamo continuare a lavorare in un determinato modo ma di questo sono certo poiché i miei calciatori hanno un’atavica fame di calcio ed amano in maniera viscerale la maglia gialloblù”.Il ridimensionamento avvenuto pochi giorni fa non ha al momento scosso l’ambiente: ieri la compagine di Gregori ha surclassato l’Anzio con 4 reti al Cecconi.“Un regalo di Natale bellissimo -conclude il noto tecnico nativo di Monterotondo- lo ripeto, nelle situazioni difficili non è la prima volta che i ragazzi dimostrano di sapersi compattare alla grande. Tra l’altro e per me ed il club è motivo di vanto e orgoglio, gli attuali calciatori in forza all’Eretum hanno ricevuto tutti proposte di ingaggio da parte di altre squadre anche molto blasonate. Chi è rimasto lo ha fatto perché ha a cuore e crede di poter far calcio professionalmente in questa grande famiglia che è l’Eretum Monterotondo”.