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l'intervista

Palestrina, domani il Pontinia. Scaricamazza sprona i suoi

Si gioca il recupero di 45 minuti contro la squadra amaranto, che attualmente occupa l'ultimo posto in classifica

18 Febbraio 2020

Stefano Scaricamazza

Stefano Scaricamazza

Stefano Scaricamazza

In fatto di piazzamento nei play off di Eccellenza è una sorta di specialista: forse, il Palestrina lo ha scelto anche per questo motivo. Stefano Scaricamazza, tecnico ex Valle del Tevere, in forza al club prenestino che indossa i colori arancioverdi, pregusta un altro posto al sole, in questa complessa stagione, per un Palestrina ambizioso e molto motivato. "Ho rilevato la squadra a novembre c’è stata la possibilità di rimodellare la rosa e rilanciare così un progetto che ci sta vedendo assoluti protagonisti”. In effetti, come lasciato intendere, il Palestrina è a soli 3 punti dalla seconda piazza attualmente occupata dal Gaeta: domani c’è il recupero (una porzione di match ndr) da vivere col Pontinia che sin qui ha totalizzato 12 punti in 22 gare. “Si parte dallo 0 a 0 maturato -commenta Scaricamazza- per noi è un’opportunità irripetibile: dobbiamo vincere assolutamente anche se avremo a disposizione poco più di 45 minuti per scardinare le resistenze, lecite, dei nostri avversari di turno”. Una situazione intrigante dunque per Di Ventura e compagni che va affrontata con intelligenza ma al contempo sfrontatezza. “È chiaro -prosegue il tecnico arancioverde- che per noi è fondamentale approcciare bene al match che resta da giocare. Non dobbiamo avere ansie di alcun tipo perché sono controproducenti in questi frangenti però, sarà opportuno mostrare un piglio risoluto e se serve frenetico". Del resto, il Palestrina smania per allacciare il Gaeta nella piazza d’onore, col fine di poter così vivere un finale di stagione affascinante.“Sì, se vogliamo provare a scrivere un finale all’insegna di una gloria da poter cullare, è basilare non commettere errori ora. Nei ragazzi ho trovato lo spirito giusto che può portarci veramente lontani: bisogna perseverare nell’essere sognatori ora che siamo lì, prossimi a giocarci qualcosa di veramente importante"

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