Cerca

L'intervista

Vis Sezze, Antonucci: "Tornerò presto ma ora bisogna stare a casa"

Un grave infortunio l'ha costretto a fermarsi, poi lo stop totale del calcio. L'attaccante si racconta tra amici, ricordi e l'attuale esperienza in Eccellenza

22 Marzo 2020

© Natarelli

© Natarelli

© Natarelli

“Sapevo di avere un problema al ginocchio, ma nelle ultime due partite ci ho giocato sopra”. È stata forse quella voglia sfrenata di non fermarsi e continuare a correre dietro il pallone a peggiorare la situazione, perché la risonanza dopo pochi giorni rese evidente la necessità di operarsi. “Avevo già avuto lo stesso problema all’altro ginocchio, sapevo a cosa andavo incontro. Ho anche pensato di smettere ma mi sono fatto forza grazie all’aiuto della famiglia e degli amici”. Ci tiene a ringraziare tutti Gabriele Antonucci, esterno d’attacco della Vis Sezze, alle prese con un duro infortunio che lo ha costretto a fermarsi ancor prima dell’improvviso stop a causa del Covid 19. “Il recupero sta andando bene, se tutto continua così dovrei tornare per metà aprile, incrocio le dita. Vorrei dire grazie alla società e al presidente Marco Gaeta, lo staff del centro Stemafisiolab, in particolare i titolari Stefano La Penna e Marco Nicoletti, Luca Godente (il medico che mi ha operato), oltre che i preparatori e fisioterapisti Arcangelo Parisella, Marco Raso e Giulia De Rocchis”. Nonostante la voglia di tornare in campo, Gabriele sta vivendo l’emergenza Coronavirus restando in casa, in attesa di tornare in quella che definisce “la mia seconda casa”: “Ormai sono a Sezze da 7 anni, sto bene qui. Ho cambiato vari mister finora, ma da quasi 3 anni c’è Flavio Catanzani. È molto preparato, sa gestire il gruppo, è un vincente e questa cosa porta frutti anche alla squadra, tant’è che lo scorso anno abbiamo vinto il campionato di Promozione. Coi compagni sto bene e abbiamo l’obiettivo di salvarci dato che siamo una neopromossa”. Un amore per il calcio nato fin da bambino quello di Gabriele, che ha anche vestito per lungo tempo la maglia della Lazio: “Ci sono stato per 3 anni, prima con i Giovanissimi Nazionali, poi con gli Allievi Èlite e Allievi Nazionali di Simone Inzaghi, durante i quali sono stato poco a disposizione a causa di un infortunio al ginocchio”. Tra i ricordi più belli ci sono i momenti vissuti insieme ai compagni che l’hanno aiutato a sopportare la lontananza da casa: “Ho legato soprattutto con chi ero in convitto, come Lorenzo Pace e Nico Paterni, ma ho un gruppo whatsapp dove ce ne sono tanti altri. Dopo l’esperienza al Latina di mister Ghirotto con cui ho vinto il campionato Beretti ho deciso di non far parte della Primavera e tornare a Sezze”. Diverse le maglie vestite finora, ma il cuore di Gabriele batte per due colori, il rosso e il nero del suo Milan: “Ammetto che non sono soddisfatto di come stava andando in campionato, anche se con Pioli e Ibra qualcosa è cambiato. Per noi appassionati di calcio è difficile sopportare questo stop, ma la salute viene prima di tutto. L’obiettivo ora è quello di tornare alla routine ma possiamo farlo solo se rispettiamo le disposizioni del Governo”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni