la rubrica

Vi presento la mia Top 11: le scelte di Alessio Piccheri

La formazione ideale del forte difensore centrale. Tridente offensivo con Gamboni, Antonelli e Venturi

È stato uno dei difensori più forti e granitici che il calcio dilettantistico laziale abbia visto. Una leadership che gli è stata riconosciuta pubblicamente più volte da diversi compagni di squadra e soprattutto da avversari, i quali hanno spesso dovuto fare i conti con lui a suon di sportellate. Stiamo parlando di Alessio Piccheri, che proprio negli ultimi giorni è stato inserito in diverse top 11 nella nostra rubrica. Stavolta è lui scegliere la propria accettando con molto piacere la nuova proposta di Gazzetta Regionale, selezionando un top team che potremmo definire d'altri tempi. Modulo 3-4-3, parola a Piccheri. “Il mio numero 1 è il portiere più forte e più matto che abbia mai visto giocare in queste categorie e sto parlando di Santarelli. Saltava da un palo all'altro come niente fosse, davvero fenomenale. Difesa a tre. A destra metto Cristian Conti, un altro mostro. Insieme abbiamo ottenuto una promozione con la Play Eur, giocatore vero. Al centro ovviamente c'è il sottoscritto, faccio da vigile e dirigo le operazioni. A sinistra scelgo Doudou Diaw con cui ho vinto a Monterotondo. Vero cuore africano. Il centrocampo è a quattro. Partendo da destra c'è Daniele Proietti, ha fatto le fortune del Pomezia ed anche con lui ho condiviso la vittoria di un campionato con la maglia dell'Ostiamare. Persona e giocatore di altre categorie. A centro-destra metto Rocco Giannone, così per quanto riguarda i calci di punizione siamo a posto. Al suo fianco Fabiano DeOliveira detto il Puma. Ha fatto la Coppa Libertadores e lo reputo un calciatore fantastico. Lo chiamavo il giocatore di Dio perché veniva ad allenarsi con il Vangelo. Piedi e cuore d'oro. A sinistra Alessandro Fioravanti, che ho incrociato ad Anzio. Passiamo al tridente d'attacco. A destra Tommaso Gamboni. Oltre all'amicizia siamo legati da due promozioni con Anzio e Pomezia. Lo considero sprecato per l'Eccellenza, ma d'altronde con la moglie che si ritrova non poteva fare il salto (ride ndr). A sinistra il grande Mauro Venturi. Ci incontrammo all'Astrea in età giovanissima per poi ritrovarci diversi anni più tardi all'Ostiamare. Al centro non posso non mettere Stefano Antonelli, il bomber! Con lui si partiva sempre dall'1-0 in nostro favore. Faceva più gol che metri. Come allenatore ci tengo molto a scegliere Aldo Maldera, è stato il mio mentore alla Roma allenandomi per tre anni. Che riposi in pace”.

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