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la rubrica
02 Aprile 2020
Prati (©Torrisi)
Procediamo con un nuovo appuntamento della rubrica dedicata alle Top 11 selezionate direttamente dai giocatori. Tornando in Eccellenza, è Francesco Prati a svelare la propria formazione da sogno, con il forte regista di centrocampo che da dicembre in poi è approdato alla corte dell'Insieme Ausonia capolista nel girone B dopo una prima parte di stagione al servizio dell'Anzio nell'altro raggruppamento. Parola a Prati. “Come modulo ho scelto un 4-2-3-1. In porta Luca Fortunati. A me piace una squadra che faccia partire l'azione da dietro e lui è molto forte anche con i piedi. Da migliorare un pò il profilo mentale. Terzino destro Benedetto Di Vito, un classe '96 che ho conosciuto ad Ausonia e che mi ha già conquistato per quanto è forte. Inoltre, può ricoprire più ruoli. A sinistra metto Emanuele Martinelli anche se fino all'ultimo il dubbio è stato con Alessio Bianchi. Con Martinelli abbiamo giocato insieme ad Anzio e più volte contro. A 40 anni è ancora uno dei migliori. Al centro ripropongo la coppia Pralini-Piccheri che ho avuto alla Vis Artena. Il primo è molto elegante e spesso esce anche palla al piede. Per quanto riguarda il secondo, lo reputo il migliore per temperamento, esperienza e forza fisica. Passando ai due mediani, scelgo Fabio Filippi, che ho conosciuto all'Almas a fine della sua carriera e che vanta molte presenze nei professionisti, ed Emanuele Mancini, che se dovesse stancarsi sostituirei con Prati, ma solo in caso di necessità! Passando all'attacco, mi piace giocare con gli esterni a piedi invertiti. Perciò, largo a destra Leonardo Nanni, che mi ha impressionato tantissimo quando giocavo a Lariano mentre a sinistra mister Mauro Venturi, tanta roba anche quando era ormai in età avanzata. Come classico numero dieci dietro alla punta metto Cristian Ippoliti, che reputo un talento purissimo. Davanti dico Gianmario Palumbo ma se la gioca con Monaco Di Monaco, entrambi sono miei compagni all'Ausonia e insieme formano una coppia da 40 gol. Infine, Fabio Gerli come allenatore, mi è rimasto nel cuore ed è senza dubbio in vincente, magari affiancandolo ad Andrea Durante”.
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