Scorsini: "Sicuro che vivremo un'esistenza migliore"

Dopo aver compiuto praticamente miracoli sia al Civitavecchia che alla Polisportiva Monti Cimini, il tecnico Marco Scorsini cerca la pace interiore in tempi di clausura forzata e Coronavirus. “Questa storia - narra Marco Scorsini - ha destabilizzato il mondo intero. Il governo ha giocoforza adottato delle decisioni per il bene della collettività: la salute è naturalmente al primo posto. Saranno le istituzioni a tracciare la via della ripartenza anche in ambito sportivo. Personalmente mi affido al buonsenso e confido nella tenacia ultra competitiva degli italiani che reputo un popolo di leoni, bravi nel sapersi rialzare sempre”. Adesso si entra nella fase 2, quella che segna il primo step verso un graduale ritorno alla normalità. “Serve prudenza -afferma l’ex Lazio- ma anche tanto coraggio. Bisognerà convivere in maniera dignitosa ma soprattutto efficace, con un virus che si è rilevato infido e crudele nei confronti di tutti alla fine”. Stare a casa è dura per ogni sportivo ma un pensiero va ai ragazzi, o meglio, ai bambini. “Lo sport è vita ed insegna valori che restano nella cuore e nella mente per sempre. Senza sport vivere è praticamente impossibile mi verrebbe da dire ma bisogna saper stare in maniera positiva, dentro questa surreale situazione. Valori come il calore della famiglia e passatempi come i libri, possono rappresentare un toccasana in una fase di dolorose restrizioni. Sicuramente, ognuno, dentro di sè, sta rimpiangendo la libertà: quando la ritroveremo non dobbiamo dimenticarci di come si sta male senza”. La vita ed il calcio prima o poi ripartiranno. “Sì -conclude Scorsini- e sono certo che sarà bellissimo. Il mondo anche dello sport e nella fattispecie del calcio, va migliorato soprattutto negli approcci e nei comportamenti. Sono un’ottimista per natura e resto convinto che a breve vivremo un’esistenza migliore: sicuramente sta ad ognuno di noi volerlo ma reputo che dopo una fase buia la luce inevitabilmente arriva poi”.