Formia, Basso: "Dobbiamo essere tutelati anche noi Dilettanti"

Resta incertezza e anche un po' di paura guardando a quella che potrebbe essere la ripresa nei Dilettanti. I tempi sembrano ancora abbastanza lunghi e prima ci sarà da capire come verrà giudicata l’ultima stagione in caso di stop definitivo. Vincenzo Basso, capitano del Formia, argomenta così le sue risposte nel nostro sondaggio. “Se non si dovesse tornare in campo, non sarei d’accordo a far valere promozioni e retrocessioni, il mio parere è quello che è sempre il campo il giudice di tutto. Quindi sarei in disaccordo con un’ipotesi del genere”. Riguardo poi la questione del ridimensionamento dei rimborsi anche qui l’attaccante è abbastanza chiaro. “Nei Dilettanti non guadagniamo grandi cifre, inoltre si fanno dei sacrifici come ad esempio giocare fuori Regione e molti di noi viviamo con questi rimborsi. Secondo me ridimensionarli non sarebbe giusto, anche se sono consapevole delle difficoltà che può incontrare un presidente che sicuramente non avrà gli stessi sponsor per ripartire”. La domanda d’indennità per collaboratori sportivi a Sport e Salute: “Inizialmente stavo vedendo la cosa ma poi non mi sono più interessato e di conseguenza non ho presentato nessuna richiesta”. Per ultimo, abbiamo chiesto a Basso se si sentirebbe sicuro a tornare in campo senza un vaccino. “Sinceramente non avrei paura per me, ma per i miei figli chiaramente sì. Comunque siamo Dilettanti e non siamo tutelati come la Serie A. Negli spogliatoi capita di stare in 25-26 ragazzi uno accanto all’altro e ognuno frequenta altre persone. Un po' di paura in questo senso c’è, mi auguro che quando si riprenderà anche noi saremo tutelati. Ci affidiamo al Presidente della FIGC”.