l'intervista

Cirilli: "Mancavano troppe gare per decretare la classifica"

Il capitano della Virtus Nettuno sul futuro della stagione e del calcio dilettantistico

Proseguiamo la nostra analisi insieme ai capitani di Eccellenza circa le prospettive del calcio dilettantistico nei prossimi mesi. Oggi è la volta di Emanuele Cirilli della Virtus Nettuno, il quale commenta così i quesiti nel sondaggio di lunedì scorso.


Nel caso i campionati si chiudessero senza tornare in campo, retrocessioni e promozioni devono valere?

“Non devono valere né promozioni, né retrocessioni, mancavano troppe partite per decretare la classifica finale”.


Molti addetti ai lavori hanno detto che anche i calciatori dovranno ridimensionare i rimborsi per ripartire. Sei d'accordo?

“No, stanno adottando casse integrazioni per i lavoratori perché non farlo anche nel calcio? Anche se nel mondo dilettantistico è difficoltoso, perché non essendoci accordi economici in Eccellenza la cosa è complicata. Non può andarci a rimettere sempre il giocatore. C’è chi deve prendersi le proprie responsabilità come ad esempio la Lega e il Governo su degli aiuti da stanziare”.


Hai presentato la richiesta d'indennità per i collaboratori sportivi a Sport e Salute?

“No, insieme alla mia compagna abbiamo un’agenzia immobiliare e sono stipendiato dalla mia società, per cui non rientravo nei parametri”.


Avresti paura di tornare a giocare senza un vaccino?

“No, non avrei paura non so se per incoscienza o per altro. Forse perché i decessi sono perlopiù per persone anziane e con patologie pregresse. Non avrei paura ed anzi, non vedo l’ora di poterlo fare”.

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