Cerca
l'editoriale
22 Giugno 2020
Il presidente Monnanni sollevato in cielo dai ragazzi (©Cavallotti)
Quaranta anni e un giorno. Il giorno è quello del Montespaccato, il cui quartiere è stato per troppo tempo citato solo per fatti di cronaca nera, i 40 anni sono quelli esattamente trascorsi dall’unica esperienza sportiva di livello nazionale. Un’enorme ed infinita parentesi nel corso della quale è cambiato tutto o quasi, tranne lui, il campo da gioco. Seppure rivestito di un manto sintetico al posto della vecchia terra battuta sta sempre lì, con il suo muretto di tufo e la tribuna costruita mattone dopo mattone grazie all’impegno collettivo di tanti cittadini di quella che ancora oggi si vuole definire - con orgoglio - “borgata” ed i bambini di allora, ormai padri, che continuano ad assistere alle partite dietro la porta, come da tradizione. Eppure la vittoria del “Monte” sta tutta lì, nell’antico che torna di nuovo grande, scrollandosi di dosso la fase più dolorosa e catartica, vero esempio di un riscatto sportivo che è anche indizio di una rigenerazione sociale. In questo senso “Talento & Tenacia” ha rappresentato esclusivamente l’innesco di una speranza, il segno di un impegno civile che sì, si può cambiare e in meglio nella vita comune e in quella personale, anche e soprattutto nelle periferie dove esiste e resiste l’umanità, l’identità, l’appartenenza. Sentire i ragazzi del quartiere gridare con orgoglio “forza Monte Olè”, vederli seguire la squadra trasferta dopo trasferta con lo striscione “CreDiamoci” non significa solo che il linguaggio universale dello sport e in specie del calcio può rappresentare forse l’unico collante per risanare disgregazione e vuoto sociale causato da anni di assenze istituzionali e politiche, ma che l’Asilo Savoia ha saputo interpretare la voglia di esserci, di alimentare speranze con azioni concrete, dentro e fuori il campo. Siamo partiti piano, tra tanta diffidenza e troppa rassegnazione, convinti che solo il tempo avrebbe potuto far comprendere l’irreversibilità di un processo e di una equazione. Legalità sinonimo di vittoria. Vittoria per tutti e di tutti, per chi in “Talento & Tenacia” ha trovato un luogo di ascolto, di presa in carico, di affermazione sportiva, umana e professionale, come per chi non ci credeva ma oggi è orgoglioso di esserci. Dalla vetta del Monte, dove siamo arrivati grazie alla passione, all’orgoglio e all’impegno dei nostri ragazzi inizia un nuovo percorso. Fatto ancora di impegni concreti, di obiettivi da raggiungere, di storie positive da raccontare. Perché una cosa è certa: siamo a un punto di partenza, non di arrivo. E c’è ancora molto da fare. Come ad Ostia anche a Montespaccato conta solo questo: saper interpretare i sogni e i bisogni, ma soprattutto saperli realizzare insieme, facendo sentire ognuno protagonista del risultato. Serie D in questo senso significa vincere dopo aver convinto, far crescere le opportunità di affermazione dentro e fuori il campo per tutti. E’ un vero lavoro di squadra, in cui tutti sono indispensabili, ma solo se lavorano in perfetta unione: dal Tribunale di Roma e dalla Regione Lazio che hanno compreso il grande rischio sociale della chiusura dell’unica realtà rivolta ai giovani del quartiere, all’Asilo Savoia che ha saputo aggiornare ed interpretare al meglio la sua missione ultracentenaria, a tutte le Istituzioni che hanno dimostrato concreta attenzione al progetto, a partire dal Ministero dell’Istruzione, grazie al quale il “Don Pino Puglisi” sarà sempre più un punto di riferimento educativo, sociale, sportivo, culturale per tutte le famiglie di Montespaccato. Sembra una favola ma non lo è. E’ solo realtà e questa volta Montespaccato fa storia, non cronaca nera.
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni