l'intervista

Laurato sul mercato: "Morolo? A certe condizioni perché no"

L'esterno ripercorre l'ultima stagione e guarda avanti, non escludendo un possibile ritorno con i biancorossi

Morolo e successivamente Aranova, prima dell’ormai famigerata pausa scaturita dalla pandemia. Matteo Laurato, la stagione archiviata dalla carte federali, l’ha vissuta per metà nel girone B e, per una piccola porzione soltanto, nel raggruppamento delle cosiddette tirreniche. “Ho avuto il piacere -chiosa la stella romana- di trascorrere questa anomala annata al cospetto di due allenatori tra i migliori nella categoria: Staffa e Vigna. Il traumatico stop è arrivato proprio quando con l’Aranova stavamo risalendo bene la china: peccato veramente sia andata così”. Barricato in casa, come il resto del mondo praticamente, Laurato ha cercato di passare il tempo e spezzare l’ansia, attraverso la solita costruttività che lo caratterizza. “Mi sono allenato in maniera costante e prolifica cercando di mantenermi in forma il più possibile. Ultimamente ho provato anche il Paddle e devo dire che si è rilevata una piacevole sorpresa: del resto è uno sport in netta ascesa”. Il calcio però scorre forte nelle vene di questo calciatore che come ogni estate, attira l’attenzione di molti club prestigiosi del Lazio e non. “Sono alla finestra -conclude Laurato- attendo la chiamata giusta, non ho fretta, sarei felice di sposare un progetto serio e ambizioso. Ad Aranova, come a Morolo, sono stato bene. Sicuramente a Morolo c’è da migliorare sotto certi aspetti se la prospettiva sarà proiettata verso un campionato di vertice. Per me tornare a Morolo a determinate condizioni non sarebbe affatto un problema: vediamo, l’estate in fondo è iniziata soltanto ora e prima di Ottobre non credo proprio si possa tornare ufficialmente in campo”.

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