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lo speciale/2
15 Luglio 2020
Dopo aver presentato nella giornata di ieri la nascita del campionato di Eccellenza, scendiamo direttamente in campo, andando ad analizzare i primi 10 campionati del massimo campionato regionale.
1991-1992 Nel girone A dopo il dominio del Fiumicino (composto da buona parte del gruppo del Fregene che aveva sfiorato la Serie D) a spuntarla è il Colavene Civitacastellana: decisivi nella classifica finale i punti di penalizzazione rimediati per la posizione irregolare del giocatore Portolano, “Fedelissimo” (vedi box a destra, ndr) senza esserlo. Nel B è il Cynthia a rialzare subito la testa e a riprendersi quell’Interregionale che aveva appena perso: nonostante il clamoroso esonero di Crisanti a quattro gara dalla fine, la squadra del neotecnico Elvezio Belardi riesce a tener dietro Nuova Itri e Fondi. Dopo l’1-1 con la Vis Sezze che vale la promozione, ci sarà uno storico abbraccio tra i due allenatori sull’erba del Comunale di Genzano.
1992-1993 Dopo la delusione dell’anno precedente, il Fiumicino di Glauco Cozzi si riprende quello che si era visto sfuggire dalle mani, dovendo comunque sudare non poco contro una squadra arcigna come la Sorianese che a fine campionato rimane tre punti dietro. Nel girone B invece c’è la storia, splendida, del Ferentino, capace addirittura di compiere il doppio salto in due anni. Il segreto? Un gruppo coeso, lo stesso praticamente che aveva vinto in Promozione, oltre al calore della gente, sempre al seguito dei ciociari. Ciampino, Sezze e Velletri non possono che arrendersi dopo averci provato per un’intera stagione.
1993-1994 Nel girone A, quello del Nord, per la prima volta, vengono inserite tutte le squadre romane: l’orgoglio dei team capitolini viene però annullato dallo strapotere di un Civitavecchia, forte di una difesa insuperabile (10 gol subiti) e che chiude a +11 sulla Sorianese. Discorso diametralmente opposto nel B dove è lo spareggio tra Ceccano e Anagni (che chiudono a 47 punti) a decidere la regina: a festeggiare alla fine sono i primi grazie al rigore di Rossi, un ragazzo di Caserta. A fine gara il tecnico Camillo dedicherà la vittoria alla figlia Italia, scomparsa pochi mesi prima: “Da lassù un angelo mi ha protetto”.
1994-1995 Sfida tra cugine tiburtine nel girone A: da una parte il Villalba, dall’altra il Guidonia. In mezzo a dar fastidio il Fregene. I giallorossi hanno costruito una squadra forte sorretta da una società che ha deciso di sognare in grande e a spuntarla sono proprio loro: i tirrenici chiudono secondi, subito dietro il Villalba. Nel B a dominare è la VJS Velletri che si prende di forza il primato, una gioia rovinata però da un’estate negativa dovuta a difficoltà economiche dei rossoneri.
1995-1996 Tre anni dopo, a seguito della retrocessione dall’Interregionale, è ancora Fiumicino, ancora con uno degli uomini più simbolici dei tirrenici: Glauco Cozzi. L’allenatore trascina i suoi e li riporta subito in quarta serie grazie ad un perfetto 3-4-3, “Richioso per la categoria” come affermò lo stesso tecnico. Potrebbe essere ancora il Giudice Sportivo a rompere i piani del Fiumicino (regola dei due Under in campo non rispettata), ma stavolta lo scagiona e Cozzi & Co. vincono davanti alla Fortitudo Nepi. Nel B c’è invece solo una squadra: il Terracina, 71 punti e soltanto una sconfitta.
1996-1997 71 punti e un unico ko proprio come il Ladispoli nella stagione seguente, assoluto dominatore del girone e che fa registrare un altro numero da record. Sono solo 8 le reti incassate in campionato. In quella squadra, in attacco, agiva Claudio Solimina. Il girone B è quello della favola del Real Piedimonte, squadra di un piccolo paese alle porte di Cassino: dalla Seconda Categoria alla Serie D in quattro anni, con il primo posto a +9 sul Pomezia.
1997-1998 Tra Fregene e Tivoli è un testa a testa emozionante fino alla fine e non basta la regular season per sancire la vincitrice: le due corazzate chiudono con stessi punti e stesso numero di vittorie, pareggi e sconfitte. Serve lo spareggio e in un Flaminio adibito a festa sono i tirrenici a brindare con i gol di Spazzini, Taccalite e Marinelli. Nel B ecco un altro salto, come successo l’anno prima, stavolta la regina ha un nome nuovo: La Setina. I pontini dopo l’arrivo in Promozione si guadagnano l’Interregionale lasciandosi dietro l’Atletico Formia.
1998-1999 Dopo aver sfiorato la promozione e aver vinto la Coppa, arriva l’anno della Fortitudo Nepi, che vince il personale derby della Tuscia arrivando sopra a Castrense e Civita Castellana. Nel gruppo B c’è una squadra che sorprende tutti: il Lanuvio Campoleone che chiude davanti ad Aprilia e a Ferentino, indicato da tutti come squadra da battere prima dell’inizio del campionato.
1999-2000 Dopo essere sceso nel 1998 dall’Interregionale, il Monterotondo si concede un anno per prendere la rincorsa e rispiccare il volo. Non è per nulla una passeggiata per gli eretini che afferrano lo scettro solo allo spareggio contro l’Ostiamare, dopo i 63 punti raccolti da entrambe nella regular season: a decidere è il brasiliano De Vianna. Nel B, l’Aprilia di Paolo D’Este, trascinata dal super attacco formato da Fanelli e Boncori (ora rinomato allenatore di settore giovanile) chiude la stagione davanti al Ferentino, ancora beffato, e si regala un inizio di millennio al bacio.
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