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L'intervista

Civitavecchia, Patrizio Presutti: "Vogliamo migliorare"

Il presidente tirrenico fa le carte alla stagione che attende la sua squadra

01 Settembre 2020

Civitavecchia, Patrizio Presutti: "Vogliamo migliorare"

Patrizio Presutti

“Il primo giorno di ritiro è un po’ come il primo giorno di scuola: l’emozione e l’entusiasmo non mancano mai”. Battezza con questa significativa e anche romantica frase, se vogliamo, la telefonata che il presidente del Civitavecchia Patrizio Presutti concede gentilmente, nonostante i giorni di ferie da vivere attualmente nella lontana Puglia. Il Civitavecchia è in campo da qualche giorno ormai, la stagione ha preso piede: la seconda, di Presutti, al timone del club nero azzurro. “Vogliamo - racconta il patron dei tirrenici - migliorare. Siamo consapevoli che non sarà facile perché già abbiamo recentemente disputato una buona annata ma io, lo staff tecnico e i calciatori siamo ambiziosi e ci teniamo in maniera particolare a rendere piacevoli le Domeniche dei nostri calorosi tifosi”. Nella pianta organica della prima squadra ecco Diego Michesi e Manlio De Rosa, tra i calciatori spicca la new-entry Omar Pastorelli. “Michesi -puntualizza Presutti - era già con noi nel settore giovanile. Gode della nostra stima e della nostra fiducia più estrema: gli abbiamo affidato la responsabilità atletica del team guidato da Paolo Caputo e la panchina della Juniores, che per noi è un gruppo cardine in funzione della valorizzazione dei giovani da proiettare magari in prima squadra. Manlio De Rosa ha svolto un lavoro egregio nella Scuola Calcio ora, sta già mostrando la sua enorme abnegazione alla causa in prima squadra, dove ricopre con molta competenza e discrezione il ruolo di team manager. Per quanto concerne Omar Pastorelli era un mio cruccio da tempo: mi sono tolto questo sfizio: è un calciatore tecnicamente sublime”. Nel neonato girone A di Eccellenza spicca la corazzata Pomezia poi, Academy Ladispoli Favl Cimini, che la Vecchia troverà nel primo turno di Coppa, Corneto Tarquinia, Aranova: squadre che sembrano siano tutte attrezzate, come i nero azzurri, per la vittoria del campionato. “Sarà una stagione particolare. Del resto lo è già, con le complesse norme da rispettare per limitare la diffusione del Coronavirus. Tecnicamente parlando credo che ci sarà veramente da battagliare in un raggruppamento che annovera anche Astrea e Città di Cerveteri oltre che l’ambiziosa Luiss. Noi siamo un gruppo che sa ciò che vuole, ci conosciamo e abbiamo dalla nostra l’esperienza di aver vissuto praticamente già tutti insieme, una stagione molto positiva”. La piazza reclama la D anche se con rispetto e fiducia nell’operato del club. “Percepiamo questa voglia di essere protagonisti a certi livelli da parte della Civitavecchia calcistica. Sentiamo la pressione addosso ma non temiamo le responsabilità. Lavoriamo ogni giorno per migliorare, affronteremo ogni avversario senza paura ma a testa alta, consapevoli delle nostre potenzialità e dell’imprinting costruttivo che il nostro tecnico ha trasmesso anche ai più giovani della rosa”. Al padre, ormai, del Civitavecchia Calcio, è opportuno chiedere un giudizio su se stesso, proprio come presidente, giovane ma ormai emergente. “Per adesso mi limito a credere nelle mie potenzialità e in quelle di coloro che mi affiancano in questa nobile avventura. Ringrazio tutti i miei collaboratori perché la loro presenza mi da forza. Devo molto ad Enrico Luciani e Ivano Iacomelli, difficile per me giudicarmi, preferisco lavorare per la città che amo e per questo grande club che alla fine appartiene a tutti coloro che qua, a Civitavecchia, amano il calcio. Non sarò del tutto soddisfatto finché non vedrò il Civitavecchia confrontarsi con altre storiche realtà nel panorama dilettantistico nazionale”.

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