l'intervista

Civitavecchia, Fatarella: "Sogno la D con questa maglia"

Il giovane difensore racconta l'amore per la maglia nerazzurra e svela i propri obiettivi

Per un ventunenne, quattro anni di calcio tra i grandi che fanno orientativamente circa 100 presenze o giù di lì è già un bel traguardo calcistico. Giordano Fatarella, elegante difensore centrale classe 1999 può tranquillamente affermare di essere un veterano: la maglia nero azzurra, per lui, è come una seconda pelle. “Sì - afferma proprio il giovanissimo difensore- sono orgoglioso di far parte di un club così importante che per me è tra l’altro come una famiglia. Ciò che mi spinge a migliorare è proprio la grande motivazione che sento dentro: un sentimento forte che mi porta a dare il massimo per i colori nerazzurri”. Nella nuova stagione già due prestazioni di alto livello per Fatarella e perché no anche per la Vecchia che, il turno di Coppa Italia lo ha passato e a Cerveteri, pur in grande emergenza, comunque non ha perso. “Siamo soddisfatti -prosegue il baby talento tirrenico- del passaggio del turno in Coppa ai danni poi di una grandissima squadra come la Favl Cimini. Contro i viterbesi sono stati necessari i tiri dal dischetto ma abbiamo espresso un bel calcio e nel complesso, siamo stati più bravi di loro. A Cerveteri forse potevamo far anche meglio certo ma abbiamo incontrato una squadra molto motivata e noi, pur disponendo di una rosa ampia e valida, eravamo privi di calciatori che sono cardini nel nostro sistema di gioco collaudato”. Per rifarsi c’è il Fiumicino che al debutto però è partito subito con un successo, tra l’altro al fotofinish. “Tutte le partite nascondono delle insidie: loro hanno il morale alto. Noi però Domenica cercheremo i tre punti ad ogni costo. Quella col Fiumicino è una partita che vogliamo assolutamente far nostra”. Il campionato è complicato come non mai ma il Civitavecchia ha le carte in regola per sgomitare tra le big per un posto al sole. “Assolutamente sì -analizza Fatarella- la concorrenza nella zona alta è numerosa ma noi siamo un club importante ed un team già rodato nel tempo: diremo la nostra fino alla fine per qualcosa di importante, ne sono certo”. Sicuramente i tirrenici hanno ora un loro appeal, a cui però forse qualcosa manca. “È sì. Siamo un bel gruppo, la tifoseria è eccellente, la dirigenza e la proprietà impeccabili ma giocare al Tamagnini non è come scendere in campo al Giovanni Maria Fattori: lo stadio secondo me aumenterebbe la nostra consapevolezza ed il nostro rendimento”. Nel futuro di questo talento che, nella vita ha già lottato come un leone, per emergere nello sport tra vari stati d’animo altalenanti non dipesi da lui, c’è ora soltanto una grande e netta ascesa: il ragazzo si sta infatti facendo uomo. “Non mi pongo limiti -conclude Giordano Fatarella- sarebbe fantastico giocare col Civitavecchia in D e perché no tra i professionisti: io ci credo. Spero poi un giorno di poter indossare la fascia da capitano qua al Civitavecchia: chiuderei così un cerchio, per me molto significativo”.

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