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L'intervista

Civitavecchia, parla Cerroni: "Buon inizio, conta il gruppo"

L'analisi dell'attaccante, autore di due reti nelle prime due partite: "Felice di far parte di questo club, ora la Corneto"

06 Ottobre 2020

Civitavecchia, parla Cerroni: "Buon inizio, conta il gruppo"

Samuele Cerroni @De Luca

Due partite e due reti gonfiate: goal pesanti, che consentono al Civitavecchia di prendere un punto sudato a Cerveteri e di blindare, alla seconda uscita casalinga stagionale, il successo ampiamente meritato col Fiumicino. Samuele Cerroni, si è presentato effettivamente nel migliore dei modi, durante questo primo scorcio di stagione. “Ho iniziato molto bene - racconta proprio l’attaccante nero azzurro - e di questo sono veramente contento per il gruppo perché poi, alla fine, noi centravanti, dobbiamo segnare per il bene della squadra prima che per il nostro”. L’inzuccata morbida inferta al Fiumicino è stata comoda, quella siglata allo stadio Enrico Galli sette giorni prima, decisamente meno. “Si - conferma il classe 1998 - alla prima di campionato ho realizzato un goal difficile, invece col Fiumicino ho avuto solo il merito di farmi trovare al posto giusto nel momento giusto perché la palla che mi ha servito Alessandro Franceschi, era veramente soltanto da spingere in fondo al sacco”. Umiltà e senso del dovere caratterizzano questo ragazzo che proviene dalla “cantera” nerazzurra. Un baby prodigio “corteggiato e lusingato” da svariati club illustri del calcio laziale. “Devo molto al Civitavecchia. Sono contento di far parte di questo club. Ho subito un brutto infortunio ma la società ha creduto nel sottoscritto sempre e per me, certe dimostrazioni di stima e affetto, valgono veramente tanto nella vita. Cerco di allenarmi intensamente e con una determinata costanza: del resto con quello che ho subito fisicamente l’anno scorso non posso fare altrimenti, non sono ancora al top della condizione ma conto di arrivarci in presto”. Col Fiumicino vittoria all’inglese, gestione assoluta della gara e un calcolato turn over, coraggioso ma ben ponderato, visti i tanti infortuni ed i prossimi significativi impegni ufficiali. “Tutte le partite in Eccellenza sono difficili - prosegue Cerroni - il Fiumicino si è ben difeso ma noi siamo abituati a certe tipologie di match, soprattutto al Vittorio Tamagnini. Siamo stati bravi quando dovevamo esserlo ma chiaramente si può e si deve sempre migliorare”. Domenica è servito l’impatto con una super potenza del girone A: la Corneto Tarquinia di Lupi, Monteforte, Di Giovanni, Silvagni, Santi e via discorrendo; un dream team allenato da un tecnico top che ha vinto la Coppa Italia lo scorso anno al Real Monterotondo Scalo: David Centioni. “È il secondo big match per noi - prosegue l'attaccante - dopo quello vissuto e vinto in Coppa con la Favl Cimini. A Tarquinia non saremo al completo e ciò dispiace perché l’evento è importante. Siamo comunque un gruppo che nelle difficoltà sa compattarsi e tirare fuori il meglio di se. Sono convinto che faremo una bella partita al Bonelli e che sopratutto, in settimana, la prepareremo con le giuste accortezze che il caso richiede”. Una riflessione finale è per il pubblico e i tifosi. “Giocare senza pubblico - conclude Samuele Cerroni - è decisamente triste. Noi, al Civitavecchia poi, siamo abituati a sentire il sostegno dei nostri cari tifosi che ci seguono ovunque. Anche in questo momento difficile i nostri supporter li sentiamo vicini ma averli in tribuna è diverso: l’affetto e la spinta che generosamente ci riservano quando sono sugli spalti, per noi giocatori non ha prezzo”.

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