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l'intervista
18 Novembre 2020
Sono giorni di riflessione per il calcio dilettantistico laziale. Le società si interrogano su quale sarà il futuro, su come e quando ripartire dopo lo stop. In casa Pontinia, ad analizzare il momento è il mister della prima squadra e responsabile tecnico del club, Ubaldo Coco. “Tutti noi ci eravamo augurati di disputare una nuova stagione senza interruzioni, ad agosto i numeri dei contagi erano molto limitati e c’era la speranza di poter svolgere regolarmente il campionato senza una nuova sospensione. Ma purtroppo ad oggi le cose sono cambiate, viaggiamo su circa 40.000 casi positivi al giorno e il quadro è tornato decisamente preoccupante, per il calcio e per le nostre attività. A livello sportivo, quello che ci domandiamo è quando torneremo effettivamente in campo e soprattutto come. Secondo me non possiamo tornare ad allenarci a dicembre in soli dieci giorni e poi giocare. Servirebbe invece un lasso di tempo maggiore per svolgere un’altra mini preparazione, recuperando poi le gare rinviate fino a far ripartite l’intero campionato. Ma questo da gennaio, sperando ovviamente che i numeri legati al Covid inizino a scendere in maniera importante. Ho sentito parlare anche dell’ipotesi di disputare soltanto il girone d’andata, ma se così fosse andrebbero rivisti i criteri per le promozioni e le retrocessioni. Impensabile attuare questa strada con sei retrocessioni. In ogni caso, mi allineo con quanto espresso da altri colleghi in quanto chiediamo più certezze per poter ripartire, abbiamo bisogno di indicazioni precise per poterci riorganizzare e programmare la ripartenza”. Il tecnico si sofferma poi sul progetto allestito a Pontinia: “Il nostro è un progetto a lungo termine. Quest’anno abbiamo improntato una squadra prevalentemente giovane con quei pochi senatori a fare da collante. Il direttore Pelle ha portato giocatori interessanti e di grande prospettiva. Quello che ci siamo prefissati è una crescita costante e lavorare bene soprattutto con i più giovani. Nelle prime partite disputate abbiamo avuto sicuramente qualche difficoltà anche perché abbiamo pagato diversi infortuni. La rosa è comunque sempre in costruzione e siamo consapevoli che ci vorrà del tempo per raggiungere un determinato standard. Mi auguro che questa pandemia si esaurisca al più presto e di tornare a vivere una vita normale, con il calcio e a livello personale”.
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