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l'intervista
Il tecnico biancazzurro risponde indirettamente a Migliaccio e poi critica aspramente l'arbitraggio di domenica
08 Febbraio 2022
Mario Lenzini, critico nei confronti dell'arbitro (Foto ©Tucci)
A 48 ore dal ko di domenica contro l'Astrea il tecnico del Parioli Mario Lenzini mastica ancora amaro. La sconfitta contro i ministeriali non è andata proprio giù al mister che, inoltre, ha poco apprezzato il commento del ds biancazzurro Migliaccio che ha parlato, in soldoni, di un match dominato dai suoi. Una visione totalmente discordante con quella di Lenzini, che pur ammettendo gli errori dei suoi senza mezzi termini indica le scelte arbitrali come determinanti nel finale del La Cavaccia. "Nulla contro l'Astrea ed i suoi giocatori, ognuno gioca il calcio che vuole, ma io non parlerei di partita dominata, ma penso che un arbitraggio non all'altezza sia stato determinante. Parto da un esempio, che mi riguarda: io in 16 partite non sono mai stato ammonito, domenica dopo aver protestato dalla panchina sono stato ammonito e poi espulso. Sicuramente dopo ho esagerato e me ne scuso. Ecco, questo è uno degli esempi di scelte che, a mio avviso, hanno indirizzato la gara. In campo, invece, dopo pochi minuti abbiamo centrato una traversa ed il rigore da cui nasce il loro primo gol arriva dopo un fallo di un loro giocatore sul nostro. Abbiamo centrato un'altra traversa e successivamente il raddoppio è arrivato dopo un fallo nell'azione di ripartenza che ha portato al gol. Oltre a questi due episodi, eclatanti, c'è stata una differenza di trattamento da parte dell'arbitro su diversi falli. Il loro portiere ha compiuto tante parate, subito il raddoppio poi ci siamo disuniti ed è normale che si siano aperti spazi per l'Astrea, ma questo è accaduto solamente dopo diverse decisioni arbitrali secondo me sbagliate, come i 4 rigori che non ci sono stati concessi. Durante la stagione è la quinta o sesta volta che troviamo questo tipo di arbitraggio nei nostri confronti ed il club non ha mai commentato, adesso però ho deciso di parlare. Se questo è l'andazzo potremmo anche scegliere di ritirare la squadra, perché se dobbiamo rimanere in Eccellenza a dispetto dei santi non ci vogliamo stare. Noi ci proveremo fino alla fine ben consapevoli dei nostri limiti, non vogliamo di certo vantaggi, ma vogliamo tutela".
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