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L’INTERVISTA
Il forte difensore rossoblù parla dopo il successo casalingo dell’ultima sfida dove ha trovato anche la via del gol
11 Febbraio 2022
Jacopo Passiatore in azione (Ph. Torrisi)
Se il Pomezia in 17 giornate è la miglior difesa per distacco del girone A d’Eccellenza il merito senza dubbio è anche di Jacopo Passiatore, difensore di spessore della formazione di Scaricamazza che dice la sua sulla stagione in corso ma non solo.
Buonasera Jacopo, domenica hai segnato e con il Pomezia siete in testa alla classifica in un girone dove diverse realtà stanno continuando a darvi filo da torcere: cosa pensi della vostra stagione fin qui? Come ti stai trovando a Pomezia? Quali sono secondo te i pericoli maggiori che avete e da quali formazioni?
"Buonasera, per ora siamo in testa alla classifica puntando a rimanerci, anche se sarà molto dura perché questo è un girone dove ogni domenica devi lottare per la vittoria. A Pomezia mi sto trovando benissimo perché il Presidente e il direttore non ci fanno mancare nulla, è una società che merita altre categorie. Secondo me sarà una lotta fino alla fine con Civitavecchia, Cimini e W3 che sono tutte squadre con giocatori forti".
Quale è il tuo rapporto con mister Scaricamazza e quali sono stati in carriera i tecnici che ti hanno insegnato di più in campo e fuori dal campo?
"Ho bel rapporto con il mister, l’ho conosciuto alla Valle del Tevere e appena mi ha chiamato quest'anno sono andato subito. Ci tengo a specificare che oltre alla persona che è, parliamo anche di un mister molto preparato. Oltre a lui, voglio citare altri tre tecnici: Di Loreto, Centioni e Lucidi, tutti e tre sia tatticamente ma soprattutto dal punto di vista umano mi hanno lasciato tanto".
Molti giovani ragazzi stanno lasciando il calcio: cosa ti senti di dire e di consigliare a tutti coloro che sono indecisi e sono rimasti sicuramente colpiti da questi 2 anni? Nel percorso dall’inizio ad oggi quanto è stata importante la tua famiglia nella tua crescita e maturazione?
"Oggi purtroppo è un periodo molto particolare soprattutto per lo sport, dico loro di non mollare perché qualsiasi esso sia lo sport è fondamentale oltre per le amicizie e anche per la salute. La mia famiglia è stata tutto: mi ricordo ancora nel traffico per Roma insieme a mia madre o la domenica che mio padre è sempre lì in tribuna. Loro per me rappresentano tutto".
Nel calcio professionistico hai una squadra ed un calciatore che rappresentano per te modelli di riferimento?
"Come squadra dico Lazio e come modello di calciatore cito Giorgio Chiellini, ormai pezzo davvero unico in questo calcio che cambia in continuazione".
Quale è il tuo sogno più grande da realizzare?
"Il mio sogno fortunatamente lo sto per realizzare con una casa ed una bella famiglia, certo anche vincere quest'anno non sarebbe male (ride, ndr)".
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