Cerca
l'intervista
Le parole del direttore generale dei biancorossi dopo la gara contro l'Audace dell'ultimo turno
06 Aprile 2022
Marco Galante, al centro (Foto ©Gazzetta Regionale)
Con la vittoria di misura contro l'Audace di domenica scorsa il Città di Anagni si è rifatto sotto alla quarta posizione nel girone C. I papalini hanno raggiunto quota 44 ad una sola lunghezza dal Terracina. La salvezza è (quasi) ormai in tasca e, considerato che il divario dal secondo posto è matematicamente incolmabile, l'obiettivo minimo stagione può dirsi praticamente raggiunto, ma il direttore generale Marco Galante frena e vuole massima concentrazione: "Il nostro obiettivo in questo campionato era quello di ben figurare. Viste le rose soprattutto di Sora e Frascati era difficile pensare di poter vincere il girone. Sicuramente abbiamo incontrato delle difficoltà iniziali culminate con il cambio di allenatore, con mister Gesmundo abbiamo intrapreso un percorso nuovo che ci lascia ben sperare per il futuro. A questo punto della stagione siamo soddisfatti di quanto è stato fatto. Ancora non abbiamo la matematica certezza della salvezza e secondo noi per stare tranquilli serviranno altri due-tre punti. Abbiamo un calendario difficile con Sora, Gaeta e Lupa Frascati, perciò dovremo stare attenti e cercare di chiudere la pratica almeno nelle prossime due partite. Il girone C quest'anno è stato complicatissimo con quasi tutte le squadre sullo stesso livello. E' stato difficile affrontare tutti. Bisogna fare i complimenti a Lupa, Sora e Ferentino perché si sono differenziate dalle altre disputando un campionato diverso. Sulla carta vedo la Lupa superiore al Sora, ma dovendo affrontare noi il Sora domenica mi auguro che sia il Ferentino ad arrivare secondo perché vorrebbe dire che domenica avremo preso punti. Nel complesso, è stato un campionato di costruzione e ci piacerebbe dare continuità al progetto tecnico. Nell'ultimo turno abbiamo vinto contro l'Audace dopo due sconfitte. Abbiamo fatto una prestazione importante in una partita equilibrata, con la vittoria che però è stata sicuramente meritata. Sono rimasto un pò stupito dalle dichiarazioni del direttore Matrigiani che conosco e stimo, lui ha raggiunto grandi risultati e ha delle qualità importanti. Ma etichettare il mio staff tecnico e i miei giocatori come scorretti non ci sta. E' entrata due volte la barella perché un nostro giocatore, Formato, si è infortunato alla fronte e tuttora ha i punti di sutura. Ognuno deve guardare in casa propria e non deve dare lezioni a nessuno. Faccio gli auguri al nuovo corso dell'Audace che sicuramente farà bene, ma non devono darci lezioni su come affrontare le partite. Per noi era una gara fondamentale e abbiamo cercato di farla nostra. Quando abbiamo perso ci siamo rimboccati le maniche senza trovare alibi. E se domenica c'è qualcuno che si deve lamentare questo non è l'Audace perché a noi non è stato dato un rigore clamoroso nel primo tempo e un'espulsione per doppia ammonizione. Anche noi avevamo delle assenze pesanti, mi sento di fare i complimenti alla squadra e allo staff tecnico. Nessuno ci può attaccare in questo modo, noi siamo stati sempre corretti con tutti. Adesso pensiamo alla prossima partita contro la piazza più blasonata della categoria. Andremo a Sora con umiltà cercando di tornare con un risultato positivo per chiudere il discorso salvezza".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni