l'intervista

Terracina, Pascucci: "Partiti da sotto zero, ma il programma è solido e le ambizioni alte"

Francesco Mancin

Ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza ci sarà anche il Terracina. La storica piazza pontina ha rischiato seriamente di non partire dopo le note problematiche e vicissitudini legate alla vecchia proprietà. Ma con l'entrata in scena di Manolo Bucci, Eugenio e Donatello Baioni, la squadra biancoceleste è stata regolarmente iscritta. Le prime mosse della nuova società sono state significative: Susini direttore sportivo e Pascucci allenatore fanno capire che le Tigri non scherzeranno affatto, magari non subito con una rosa ancora in costruzione, ma sicuramente a lungo raggio vorranno essere protagoniste. La squadra è in piena preparazione agli ordini del tecnico che ha vinto l'ultimo campionato con la Tivoli. Per Carlo Pascucci una nuova sfida tutta da vivere: "Ho accettato questa proposta perché la società, seppur nuova, ha grandi ambizioni - dichiara l'allenatore -. La piazza di Terracina non la scopro io e questo è già un buon punto di partenza, che unito al progetto della proprietà ha fatto sì che venissi ad allenare qui. Fortunatamente il direttore Susini mi ha riconosciuto il lavoro svolto a Tivoli e ricevere la sua chiamata non può che avermi fatto piacere. Purtroppo viviamo in un sistema che premia sempre meno la meritocrazia, non c'è continuità per chi vince". A livello di obiettivi, che Terracina ci si dovrà aspettare? "Chiaramente tutti siamo partiti da sotto zero - prosegue Pascucci - c'è tanto da lavorare... Le difficoltà legate alla partenza in ritardo ci sono, ma il programma è solido e cercheremo di colmarle con il tempo. Anche operare sul mercato è difficile perché quasi tutti i giocatori sono ormai accasati, però ce la stiamo mettendo tutta per creare una buona squadra. Ho la fortuna di lavorare con uno staff importante, con Malandrucco come preparatore dei portieri e Zizzi che cura la parte atletica. Avere una società forte dietro è fondamentale, e Terracina lo è". 

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