l'intervista
Manuel Vittorini subito decisivo "Abbiamo i mezzi per vincere il campionato"
Esordire davanti ai propri tifosi con una doppietta è stato probabilmente quasi (poi vedremo perché) il massimo per Manuel Vittorini. Il numero 7 del Civitavecchia si è procurato il rigore del vantaggio tirrenico, da lui stesso realizzato poi, ha chiuso i giochi, mettendo a segno la rete valida il poker. "Sono contento -racconta- la squadra per settanta minuti ha creato tanto, comandato il gioco, mostrato la grande personalità di cui dispone. Nel finale ci siamo un po’ disuniti. Siamo agli inizi e lavorare per correggere il tiro credo sia la normalità per chiunque". È un Civitavecchia, quello di Alessio Bifini, che si diverte nel verticalizzare improvvisamente, lasciando campo e soluzioni, tante, ad un tridente offensivo di altissimo livello per la categoria.
"Siamo alla ricerca di equilibrio -prosegue il bomber nerazzurro- io ad esempio, negli ultimi anni non ho mai difeso sotto palla per intenderci: mi era chiesto altro. Adesso è diverso. Sono il primo che deve mettersi in discussione sotto questo punto di vista"
La tematica dei troppi goal subiti tiene banco in città e, nei numerosi feudi nero azzurri dislocati in essa. "Non è un problema solo prettamente riguardante i difensori intesi come reparto anche perché il Civitavecchia ha grandi difensori. Tutta la squadra deve imparare a gestire meglio determinate fasi della gara. Quando attacchiamo siamo tutti e undici sintonizzati sullo stesso binario; in fase di non possesso vanno oliati dei meccanismi ma sono semplicemente dettagli" Vittorini che, sin da subito ha trovato l’habitat naturale auspicato, per rendere al massimo. "C’è tanta predisposizione a far bene da parte di ogni componente della rosa. Sono rimasto favorevolmente impressionato dai giovani; la loro estrema disponibilità all’ascolto ed il loro spiccato senso del dovere, mi hanno letteralmente colpito" L’intesa con Ruggiero e Cerroni poi sembra sia già ottima. "Con Ruggiero ci s’intende con uno sguardo ed è francamente molto bello. Cerroni è l’anello di congiunzione tra me ed il nostro capitano. Il lavoro che compie durante la partita Cerroni è unico e straordinario: parliamo sempre di un ragazzo di 24 anni ha dunque grandi margini di miglioramento". Ma il Civitavecchia è anche e soprattutto una squadra composta da calciatori di spessore come Luciani, Proietti, Serpieri, Funari, Fatarella, Paolo Cerroni, per non citarli insomma proprio tutti perché, tenendo fede a questa linea di pensiero, si potrebbe tranquillamente fare. "Noi abbiamo tutto per vincere il campionato. Chiaramente c’è da migliorare ancora tanto ma siamo molto fiduciosi che il nostro percorso di crescita complessiva sarà rapido e dunque propizio per ottenere grandi risultati costantemente". In chiusura, ecco il pensiero o meglio la narrazione di ciò che pensa Manuel Vittorini in riferimento al disguido avuto dopo il quarto goal nerazzurro, con una parte della tifoseria di casa. "Tutto risale allo scorso anno quando ero alla Cimini: l’episodio riguarda il gol di Maggese segnato al Tamagnini durante la semifinale di Coppa Italia. Alcuni tifosi del Civitavecchia, credevano erroneamente che io li avessi in qualche maniera insultati attraverso dei gesti durante l’esultanza tra me ed i miei compagni. Io nella mia carriera non ho mai risposto al pubblico neanche quando sono stato apostrofato con termini volgari in maniera pesante. Ho sempre pensato al campo e basta. Quando sbaglio lo ammetto ma in questo caso c’è stato solo un clamoroso disguido. Mi dispiace perché potevamo stare tutti allegri e spensierati e invece un po’ di malessere si è creato. Mia moglie, il mio bambino, i miei genitori e mio fratello erano poi sugli spalti: il mio pensiero ed il mio rammarico va essenzialmente a loro. Ormai comunque è andata così. Da parte mia comunque non c’è niente contro coloro con cui si è creato questo fraintendimento. Il mio auspicio è che, dalla prossima gara interna, si possa festeggiare tutti insieme compatti un nuovo successo".