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dopo gara
Il capitano verdazzurro analizza la sconfitta con l'Unipomezia che non ha compromesso il passaggio del turno
29 Dicembre 2022
Matteo Cioè, capitano del Nettuno (Foto ©GazReg)
l ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia sorride al Nettuno, che nonostante la sconfitta casalinga per 0-2 con l’Unipomezia conquista l’accesso alla semifinale contro l'Insieme Formia. Una gara quasi tutta in apnea per i verdeblù, che hanno saputo far fronte alla forsennata spinta avversaria limitando i danni e riuscendo a proteggere l’1-3 maturato all’andata: "Non abbiamo messo la partita sui binari che volevamo – ammette a fine partita il capitano nettunese Matteo Cioè – anche se abbiamo subito cercato di andare in gol. L’Unipomezia, invece, ha avuto la possibilità di andare in vantaggio con un calcio di rigore, episodio che ha spostato l’inerzia della gara in loro favore, e raddoppiando con un gran gol da fuori. Questi due episodi ci hanno costretti ad un secondo tempo di sofferenza, ma siamo stati bravi a tenere la barra dritta pur prendendo qualche rischio. Senza quei due episodi sarebbe stata una partita di certo più equilibrata: era il terzo confronto con l’Unipomezia, sappiamo il valore di questa squadra e dunque avevamo preparato al meglio questa gara, consapevoli che il risultato dell’andata è stato uno dei migliori della nostra stagione. Dovevamo gestirlo meglio, ma l’importante è aver raggiunto la semifinale. Ora la Coppa è diventato uno dei nostri obiettivi, senza tralasciare la salvezza che in campionato speriamo di raggiungere il prima possibile".
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